Stop al pesticida della Bayer

Stampa

Gli apicoltori e i gruppi ambientalisti tedeschi hanno chiesto una proibizione ad interim in Germania per il pesticida "Gaucho" e per altri prodotti contenenti il principio attivo imidaclopride. L'imidaclopride è seriamente sospettato di essere il responsabile dell'alta mortalità tra le popolazioni di api in gran parte dell'Europa. L'Associazione degli Apicoltori Professionisti Tedeschi (DBIB), il Naturschutzbund (NABU) e la Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG) hanno chiesto al ministro federale per i consumatori, Kuenast, di ritirare la concessione al pesticida fino a che le conoscenze attuali siano state pienamente verificate. "Kuenast deve seguire l'esempio francese di togliere dal mercato ogni pesticida che pone a rischio la popolazione apiaria" sostiene Manfred Hederer, presidente dell'Associazione degli Apicoltori Professionisti Tedeschi.

Il comitato tecnico scientifico in carica nel governo francese ha recentemente dichiarato che il trattamento dei semi con "Gaucho" comporta un rischio significativo per le api. L'esperto di agricoltura del NABU, Florian Schoene, ha detto al riguardo: "Per una protezione preventiva di ambiente e consumatori, si deve verificare anche in Germania l'ammissibilità di questa sostanza." L'imidaclopride è prodotto dalla Bayer Corporation con sede a Leverkusen . In Germania esso viene usato coi nomi di Gaucho e Chinook principalmente nella coltivazione della rapa, della barbabietola da zucchero e del mais. Negli ultimi anni in Germania come in Francia quasi il 50% delle api sono morte. Anche le api selvatiche e altri insetti hanno sofferto significative perdite di popolazione in questo periodo di tempo.

Secondo la Bayer uno studio recente eseguito dall'AFFSA, un dipartimento del governo francese, invalida le critiche contro "Gaucho". Tale affermazione è stata smentita da un portavoce dell'AFFSA. "Con un giro di affari annuale di oltre mezzo miliardo di euro, l'imidaclopride è tra i prodotti più importanti della Bayer. Per questa ragione, malgrado i seri danni ambientali, la Bayer combatte "coi denti e con le unghie" contro ogni appello al divieto di usarlo" afferma Philip Mimkes, portavoce della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer.

Fonte: Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer

Ultime notizie

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

13 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Laura Tussi, la voce radicale della pace

13 Novembre 2025
Laura Tussi, la voce radicale della pace. Impegnata per la giustizia contro riarmo e discriminazioni. (Giorgio Cremaschi e Salvatore Izzo)

Il punto - La diplomazia resta uno strumento fragile

13 Novembre 2025
Le guerre in corso non sono eventi straordinari, ma parte di un problema in espansione. (Raffaele Crocco)

Dossier – I portuali contro le guerre nel mondo. Nord Ovest Europa (3)

12 Novembre 2025
Anche nell’Europa occidentale, dal Mar Mediterraneo all’Atlantico, i porti sono crocevia di armi. (Linda Maggiori)

Elezioni nel 2026: fare politica nella Gerusalemme occupata

11 Novembre 2025
Le elezioni in programma per il 2026 sono un punto cruciale per un futuro governo unitario in Palestina. (Monica Pelliccia e Alice Pistolesi)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad