Spring Flag 2008: giochi di guerra in Sardegna

Stampa

Un totale di 75 velivoli e 1900 militari coinvolti. Italia padrone di casa, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Turchia e Stati Uniti tutti firmatari del Patto Atlantico, mentre Algeria, Brasile, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Finlandia, Giordania, India, Kuwait, Romania ospiti d'onore per le prove di guerra che hanno avuto come teatro i cieli della Sardegna. Si è svolta dal 1 al 17 aprile la Spring Flag 2008, definita dai vertici militari come "la più importante esercitazione aerea che l'Aeronautica Militare organizza annualmente sul territorio nazionale". Definita anche come "un'occasione di interscambio di esperienze con le Forze Armate straniere in particolare con le Aeronautiche militari della Nato", una sorta di "best practices" di guerra, ma attenzione: da usare solo ed esclusivamente nelle missioni di pace.

Lo scopo dell'esercitazione infatti, a detta del Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA) di Poggio Renatico di Ferrara che l'ha organizzata e gestita "è quello di verificare la capacità dell'Aeronautica Militare di costituire un pacchetto di forze, addestrarlo e prepararlo ad operare sinergicamente con i necessari servizi di supporto al fine di condurre missioni efficacemente anche lontano dai confini nazionali. Una simulazione dove per una volta l'Italia "svolge azione di comando e controllo in una situazione di intervento tipica degli scenari multinazionali e di coalizione a supporto della pace". Un contentino insomma allo stato italiano per essere fedele alleato in tutti i contesti dove si combatte e dove la Nato è impegnata, e in particolare alla Sardegna che ha un'altissima percentuale del suo territorio destinato alle servitù militari.

Il 17 aprile poi il grande evento mediatico, il "Vip Media Day". Una giornata completamente dedicata alle autorità militari e civili, ma sopratutto ai giornalisti che oltre ad aver fatto le prove generali per lavorare come embedded (l'accredito per la manifestazione era soggetto a una procedura rigorisissima) hanno anche potuto "ammirare" le esercitazioni, simulazioni di intercettazioni antiterrorismo o l'evacuazione medica con elicotteri HH3F che si svolgevano nei cieli di Decimomannu, la base militare vicino a Cagliari, con il naso per aria.

"Anche quest'anno la Spring Flag si è conclusa con successo, destando grande interesse da parte di comandi militari delle unità impiegate, degli osservatori stranieri e della stampa nazionale ed estera" - ha commentato il generale Roberto Iacomino, comandante del comando operativo delle Forze aeree, che ha gestito l'esercitazione. "L'attività di volo - ha continuato - è stata molto intensa e ha permesso di testare tutte le componenti, equipaggi di volo e specialisti, impegnati in uno scenario simulato non difforme dalla realtà. La partecipazione di unità straniere della Nato, nonché del Ministeso degli Esteri e della Croce Rossa, ha confermato la necessità di addestrarsi congiuntamente per condurre operazioni aeree necessarie per garantire nel mondo i processi di pace e di sviluppo democratico".

Concetti questi ultimi, che non hanno lo stesso significato per tutti. Dall'altra parte del filo spinato che fa da recinto alla base infatti, con il naso all'insù c'erano anche gli attivisti contro le guerre, le armi e la militarizzazione del territorio. Quelli che non mancano mai un appuntamento per dire il loro "no" alle politiche che fanno morti e devastano territori in nome della pace e della democratizzazione.

Erano una cinquantina, con striscioni e tanta voglia di raccontare il loro punto di vista sulla manifestazione: "Qui testano mezzi che poi utilizzeranno nel Poligono Interforze di Salto di Quirra e poi magari vanno a bombardare in qualche scenario di guerra o chissà dove" - dice un ragazzo che preferisce rimanere anonimo; abita vicino al poligono e per questo vorrebbe che le attività cessassero. Troppi tumori, linfomi, animali deformi e terreno contaminato nelle aree che circondano il poligono, "ma nessuno fa nulla" - continua il ragazzo. Tanti casi in un territorio che comprende circa 30 mila abitanti, numeri che superano di gran lunga le percentuali nazionali, tanto che si è arrivati a definirla Sindrome di Quirra.

Riguardo ai processi di pace una ragazza aggiunge: "Queste esercitazioni dicono che servano a mantenere la pace, ma è un concetto mistificato di pace quello che hanno qui. In realtà sono solo sporche esercitazioni di guerra". Gli attivisti sono molto preoccupati anche per gli osservatori internazionali presenti, Emirati Arabi, Kuwait, India e Egitto i più ambigui, uno di loro ricorda come nel 2006 tra gli osservatori ci fosse anche Israele, che di li a qualche mese poi bombardò il vicino paese dei cedri: "Si sono esercitati qui, qui e nel poligono di Quirra prima di sferrare l'attacco al Libano nell'estate 2006".

Per Massimo Coraddu - fisico che segue con molta attenzione le attività del Poligono di Quirra e che l'estate scorsa aveva lavorato anche a una interessante indagine indipendente sulle emissioni elettromagnetiche presenti nella zona - "è necessario informare la gente per far capire come stanno le cose. Molte persone cedono al ricatto dato dall'equazione basi militari = posti di lavoro, ma non è così".

L'idea comune tra chi non era gradito all'interno della base di Decimomannu è che la Spring Flag in realtà sia una importante vetrina per compratori esteri: l'Italia infatti è uno dei grandi produttori di armi, e nel Poligono di Quirra ormai non si fanno solo esercitazioni militari, ma si sperimentano armi ed equipaggiamenti di guerra. Il poligono viene anche affittato a importanti aziende produttrice di armi e nessuno sa cosa effettivamente succeda al suo interno perché le attività sono coperte da segreto militare, nonostante i fini di queste ultime siano commerciali. L'Italia è ai primi posti nella classifica mondiale di produttori ed esportatori di armi, Finmeccanica (azienda a partecipazione statale) e le sua controllate, solo nel 2007 hanno incrementato le esportazioni del 9,4% rispetto all'anno precedente.

㉀ difficile a fine giornata sentire quello che dicono i ragazzi, i rumori degli aerei da guerra impegnati nello spettacolo finale sono diventati troppo forti e coprono le loro voci. Ma loro non si arrendono, ci saranno anche alla prossima occasione assicurano.

Elvira Corona

Ultime notizie

Cambiare fa bene!

23 Settembre 2025
La novità sarà grossa e importante: www.atlanteguerre.it si fonderà con www.unimondo.org. (Raffaele Crocco)

Blocchiamo tutto!

22 Settembre 2025
Con lo sciopero generale di oggi, al quale come testata aderiamo, l'Italia intera si ferma per Gaza.

Fumetti per la Pace, ecco il concorso Peace is Pop!

21 Settembre 2025
Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, insieme al Piccolo Museo del Giocattolo, lanciano il contest "Peace is Pop! Fumetti per la Pace".

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad