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South4growth, i giovani del Sud bussano alla porta dell'Ue
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Lavoro, in particolare per i giovani, ma anche accesso al credito e rilancio dell'economia reale. Questi i temi principali emersi durante i dibattiti fra eurodeputati e giornalisti di Grecia, Italia, Irlanda, Portogallo, Cipro e Spagna lunedi 4 novembre ad Atene in occasione dell'evento South4growth, ovvero cosa può fare il Sud dell'Europa per invertire il trend e rilanciare la crescita.
La giornata ateniese, organizzata congiuntamente dai sei uffici di informazione del "Sud" del Parlamento europeo oltre all'Irlanda, accomunato ai compagni meridionali di "sventura economica", si è tenuto al Megaron Concert Hall in una sala gremita da centinaia di persone in particolare giovani delle scuole superiori. Ad aprire gli interventi il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz che sintetizza così il suo impegno per l'Europa che vorrebbe: creazione di un'Unione bancaria, lotta alla disoccupazione, in particolare giovanile, investimenti nell'economia reale e soprattutto una rinnovata fiducia al'interno di "casa Europa". Schulz ricorda come l’essere in Grecia non fa più pensare alla crisi, ma “alla speranza, alla crescita, al lavoro”. Occorre "restaurare la fiducia" fra gli Stati membri - ripete come un mantra - per restituire ai cittadini europei in particolare quelli del Sud dell'Europa un'Unione europea vicina e non matrigna col volto della Troika.
Prima di iniziare i dibattiti nei tre panel divisi fra economia, soldi e lavoro, anche gli interventi del ministro dello sviluppo greco Kostis Chatzidakis e della vice-presidente dell’Assemblea di Strasburgo Anni Podimata,responsabile della comunicazione in vista delle elezioni 2014. Nei dibattiti succedutisi nei tre panel, a cui hanno partecipato eurodeputati e giornalisti di Grecia, Italia, Cipro, Spagna, Portogallo e Irlanda, per l'Italia Dario Carella, vicedirettore RAI del TGR, Giampiero Gramaglia del Fatto Quotidiano e Valeria de Rosa di Radio24, si rincorrono le parole crescita, lavoro e solidarietà. Molte le sfide citate che occorre affrontare assieme: la concorrenza globale, l'energia, l'ambiente, l'innovazione, l'unione bancaria e fiscale o la ricerca. Unanime la necessità di incrementare i fondi di coesione e il fondo Youth Guarantee per i giovani o la necessità di disporre di project bonds per infrastrutture comuni.
La speranza di cui parla il Presidente del Parlamento europeo si legge negli occhi dei centinaia di giovani rimasti fino alla fine in religioso ascolto attenti a captare risposte per il loro futuro e propositivi con domande in cerca di piste concrete. E`dai loro occhi e dalle loro speranze che deve ripartire il progetto europeo. In vista dell'evento era stato prodotto un viral video e 37 eurodeputati avevano registrato una videoclip di sprone e d’ottimismo ricordando i temi più urgenti da affrontare e risolvere in Europa per far ripartire la crescita.
Andrea Maresi da Europarl.europa.eu