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Solidarietà di IAI agli sfollati uragano Katrina
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Il 29 agosto 2005 Katrina si abbatteva sulla costa del Golfo degli Stati Uniti con risultati catastrofici, conosciuti fino ad allora soltanto dagli abitanti di paesi poveri quali il Bangladesh, ma con un impatto mediatico senza precedenti: questa volta era stato colpito il primo mondo.
Dopo l'emozione e l'iniziale fase di sbandamento, tutto pareva sotto controllo, tanto che l'amministrazione Bush dichiarava l'America capace di far fronte da sola alla catastrofe, rifiutando la solidarietà di paesi che, come Cuba, erano pronti a inviare assistenza sanitaria di primordine. Stanziati a tambur battente più di 110 miliardi di USD per la ricostruzione, il governo, proclamando il 29 agosto Giornata Nazionale del Ricordo dell'uragano Katrina, oggi afferma che è stato utilizzato o è disponibile oltre il 70% di queste risorse.
Questa non è la verità - scrive l'International Alliance of Inhabitants che esprime la completa solidarietà a alle mobilitazioni in atto negli Stati Uniti perché considera sacrosanto e inalienabile il diritto dei residenti a decidere la ricostruzione e a ritornare al più presto nei quartieri che sono stati costretti ad abbandonare. Conosciamo infatti le immagini drammatiche di quei giorni, con la gente aggrappata sui tetti della Louisiana e del Missouri, il girone infernale del Superdome trasformato in centro d'accoglienza, l'esercito a pattugliare il rispetto dell'ordine e delle proprietà private. Conosciamo invece molto meno cosa è successo durante gli ultimi dodici mesi: le iniziative di solidarietà, le marce, le proteste, le cause legali, le proposte delle reti, delle organizzazioni di abitanti, dei sindacati sono state infatti relegate nella cronaca locale.
Un anno dopo, le reti sono sul piede di guerra perché niente é tornato come prima. La ricostruzione assume sempre più i connotati di una gigantesca operazione che unisce la speculazione immobiliare e finanziaria alla pulizia etnica e ai profitti delle imprese legate alla Casa Bianca. Operazione molto simile alla ricostruzione in Irak. Le testimonianze dei sopravvissuti, rese di fronte alla Prima Commissione della Verità, organizzata dal PPEHRC nel luglio 2006, danno il primo scossone, smentendo brutalmente l'ottimismo presidenziale: persone costrette a sopravvivere con 123 USD al mese, sfollate a migliaia di chilometri, semplicemente scomparse. La gran parte di queste sono povere e afro-americane: basti pensare che 38 dei 47 distretti di New Orleans più poveri sono stati spazzati via da Katrina.
In occasione del primo anniversario dell'uragano, si svolgono grandi mobilitazioni principalmente a New Orleans, ma anche in altre città degli USA, organizzate da moltissime reti e organizzazioni, tra queste la People's Hurricane Relief Fund and Oversight Coalition, Association of Community Organizations for Reform Now, National Law Center on Homelessness and Poverty e il People's Organizing Committee, il Mississippi Immigrants Right Alliance. Non ultimo, citiamo il Survivor's Village, accampamento eretto nel giugno 2006 dai residenti di New Orleans con l'appoggio del United Front for Affordable Housing Coalition, per chiedere ad HANO e HUD, entità governative che gestiscono il settore, di riaprire immediatamente le oltre 5.000 case popolari pubbliche ancora chiuse nonostante siano agibili in gran parte.
L'International Alliance of Inhabitants esprime la completa solidarietà a queste mobilitazioni perché considera sacrosanto e inalienabile il diritto dei residenti a decidere la ricostruzione e a ritornare al più presto nei quartieri che sono stati costretti ad abbandonare.
Questo vuol dire appoggio alle iniziative in occasione delle Giornate Mondiali Sfratti Zero il prossimo ottobre, per denunciare l'amplificazione dei terribili effetti di Katrina causati principalmente dall'intervento umano. Di alcuni umani in particolare, che siedono alla Casa Bianca e dintorni. Successivamente, una delegazione degli sfollati di Katrina nell'autunno 2006, sarà a Ginevra con il PPEHRC per ascoltare il Rapporto speciale sulle violazioni dei diritti umani e la povertà negli USA, una vera prima per questo stato. A questo seguirà il monitoraggio delle violazioni dei diritti umani che PPEHRC farà fino a dicembre 2006 per raccogliere le testimonianze delle vittime in vista delle iniziative programmate per il 10 dicembre, Giornata Internazionale dei Diritti Umani.
Infine, nel marzo 2007, lo svolgimento del Tribunale Internazionale su Katrina, organizzato da Black Activist Coalition on Katrina e dal People's Hurricane Relief Fund & Oversight Coalition, preceduto da una speciale commissione d'inchiesta internazionale composta da delegati dal Sud Africa, Brasile, Caraibi, Venezuela e altri paesi.
di Cesare Ottolini, Coordinatore International Alliance of Inhabitants
Per ulteriori informazioni e link si veda: International Alliance of Inhabitants