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Si può fare! Insieme possiamo cambiare il Mondo
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Si può fare! A ricordarcelo non occorre sempre e solo scomodare la celebre frase di Gene Wilder nel capolavoro di Mel Brooks Frankenstein Junior, ci basta ripensare ai numeri della più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente dal 27 al 29 settembre scorsi quando oltre 600mila persone in 1.700 comuni si sono rimboccate le maniche per ripulire 4.000 località dai rifiuti abbandonati durante Puliamo il Mondo 2013. Puliamo il Mondo è la versione italiana di Clean Up the World, la più importante campagna internazionale di volontariato ambientale nata a Sidney, in Australia, nel 1989 e portata poi in Italia nel 1993 da Legambiente. Da allora l’iniziativa si è diffusa su tutto il territorio nazionale grazie all'instancabile lavoro dei volontari del Cigno verde e al prezioso aiuto della Rai, che dal 1995 collabora alla promozione dell’evento con trasmissioni, dirette e anche quest’anno con uno spot di sensibilizzazione. Le parole d’ordine di questa edizione? Non restare immobili, perché se le persone si mettono insieme possono davvero cambiare il Mondo e diventare i protagonisti della bellezza del Belpaese liberandolo dal degrado e dall’incuria e promuovendo una più corretta gestione dei rifiuti.
Così i primi a partire lo scorso venerdì sono stati 300 studenti alla Minitalia di Capriate seguiti da altri 300mila studenti, che assieme a gruppi organizzati in enti, associazioni, circoli, aziende o semplicemente come privati cittadini hanno formato un esercito di improvvisati, ma ben motivati, operatori ecologici che con i loro kit hanno raccolto rottami di ogni genere come materassi, mobili, carcasse di elettrodomestici e come sempre tanta plastica. Una grande partecipazione è arrivata dalla città di Succivo (Ce), nella Terra dei fuochi l’area compresa tra le province di Napoli e Caserta, scelta come luogo simbolo di questa XXI edizione proprio perché segnata dall’ecomafia. Qui, tra le province di Napoli e Caserta, dal gennaio 2012 all’agosto 2013 sono stati censiti ben 6.034 roghi di rifiuti. Sempre in questi territori negli ultimi 5 anni si sono concentrati 205 arresti per traffici e smaltimenti illegali, pari al 29,2% del totale nazionale e oltre mille sequestri, il 10% di quelli effettuati in tutta Italia. “Numeri che confermano l’entità dell’aggressione ambientale subita in dal territorio campano e che si collocano in un contesto regionale che vede la Campania stabilmente in testa nei Rapporti Ecomafia di Legambiente per numeri di reati ambientali” ha spiegato Legambiente.
Le conseguenze dei roghi sulla salute sono drammatiche. Forse proprio per questo la voglia di riscatto dei cittadini campani è tanta. Durante il week-end ambientalista i volontari di Succivo hanno ripulito tutta l’area intorno al casale di Teverolaccio, mentre nel pomeriggio hanno partecipato alle visite guidate per ammirare gli orti urbani realizzati da Legambiente, che hanno permesso di riconvertire alla coltivazione biologiche di frutta e verdura aree prima dismesse o abbandonate. “Nella terra campana tantissimi cittadini, nei tre giorni di Puliamo il mondo, hanno dimostrato la voglia e l’impegno nel voler riscattare e valorizzare un territorio per troppi anni ferito dall’ecomafia, dal traffico illecito dei rifiuti e dove è stato compiuto un ecocidio” ha spiegato Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, che in occasione di Puliamo il Mondo, ha voluto lanciare anche una petizione a sostegno di una direttiva per l’introduzione del delitto di ecocidio in Europa aderendo a “End ecocide in Europe”.
“L’Italia può farcela. La grande partecipazione che anche quest’anno ha avuto Puliamo il mondo ne è la prova - ha dichiarato proprio da Succivo la Muroni - Gli oltre 600mila volontari ci hanno mostrato la parte più bella dell’Italia, quella di un Paese bello e responsabile che non vuole restare immobile, che vuole valorizzare il territorio e combattere i rifiuti, attraverso una seria raccolta differenziata ed uno stile di vita ecosostenibile. Il protagonismo e la partecipazione civica, i due punti di forza di Puliamo il Mondo, possono dar avvio a quel cambiamento che produce la bellezza dei luoghi e dei gesti come sta accadendo nella Terra dei Fuochi. Un territorio segnato dalla mano della criminalità organizzata e dove la politica miope degli ultimi anni non ha saputo individuare le priorità e i bisogni del territorio che ora rinasce grazie all’impegno dei suoi cittadini”.
Ma a muoversi non è stata solo la Campania. Puliamo il Mondo 2013 ha coinvolto anche tante altre Regioni e città italiane. Nel Lazio, a Roma (dove ha partecipato anche il ministro dell’ambiente Andrea Orlando) l’evento clou è stato nella Riserva naturale Valle dell’Aniene in collaborazione con RomaNatura, l’ente che gestisce i parchi i Roma. Durante la giornata i volontari hanno effettuato una grande pulizia dell’area ed hanno partecipato ai laboratori su riuso e reciclaggio, mentre sul litorale romano è stata ripulita la Pineta di Castelfusano e la zona dunale a Capocotta. A Sabaudia invece grande è stata la partecipazione al convengo “Puliamo il Mondo… dalle guerre” organizzato dal Circolo di Legambiente Larus di Sabaudia con il patrocinio del comune di San Felice Circeo. In Piemonte, a Pinerolo (To), i volontari hanno invece ripulito le sponde del torrente Lemina, mentre in Lombardia, a Milano, Puliamo il Mondo ha pulito e falciato l’erba nel parco dell’ex Ospedale psichiatrico Paolo Pini, mentre a Varese è stato riqualificato un tratto della futura pista ciclopedonale Mendrisio-Castellanza. A Venezia i volontari del Veneto hanno liberato dai rifiuti i parchi comunali adiacenti ai plessi scolastici e in Emilia Romagna, a Ravenna, gli studenti sono stati invece coinvolti nella pulizia delle piste ciclabili del centro storico e del litorale ravennate. A Modena l’appuntamento principale è stato al Windsor Park, l’area pubblica vicina al grande quartiere popolare dove oltre a pulire l’area in questione è stata fatta la manutenzione di una pista ciclabile accompagnata da aperitivi e assaggi dal menù multietnico. Puliamo il Mondo ha fatto tappa anche in Toscana al Parco Pubblico di Capannori, in provincia di Lucca, dove i volontari hanno ripulito l’area verde cancellando le scritte sulla superficie muraria con l’aiuto dell’azienda ecologica Duraluce di Vico Pisano specializzata nel settore. In Puglia, a Conversano i volontari si sono dati appuntamento presso il Dipartimento di scienze della terra dell'Università per pulire il campus e in Sicilia, a Paternò, in provincia di Catania, l’associazione Valle del Simeto in collaborazione con il Comune ha riqualificato una zona interessata da micro discariche, all'interno dell'oasi avi faunistica di Ponte Barca. Sempre in Sicilia i circoli di Legambiente di Pachino, Ispica, Modica e Ragusa hanno collaborato insieme per ripulire l’area di Pantano Morghella, che fa parte della Riserva Naturale Orientata dei Pantani, uno scrigno di biodiversità troppo spesso dimenticato. A Stromboli gli studenti della scuola elementare e media dell’isola hanno liberato dai rifiuti le spiagge e sensibilizzato la comunità sull’importanza della tutela territorio così come a Favignana dove i volontari, muniti di guanti e rastrelli, hanno ripulito cala rotonda con il sostegno di Legambiente e dall’area marina protetta delle isole Egadi. Infine in Abruzzo, a Pettorano sul Gizio (Aq), nella Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio, i volontari hanno liberato dai rifiuti le sponde del Torrente Riaccio, il parco giochi per bambini e le piazzole di sosta della Strada Statale 17 adiacenti l’area protetta.
Queste sono solo alcune delle realtà dove è evidente quanto e come, anche in Italia, possiamo cambiare il Mondo. Perché se è vero che le amministrazioni cittadine dovrebbero fare di più, gran parte della soluzione è nelle nostre mani, quelle stesse mani capaci di un potente antidoto contro il degrado ambientale e l’individualismo dilagante.
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