Sciopero in Colombia e crisi in Nicaragua

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In Colombia prosegue il primo sciopero nazionale contro l'amministrazione del neo presidente Alvaro Uribe Vélez a cui partecipano centinaia di migliaia di operai, contadini ma anche esponenti della società civile. I manifestanti hanno così risposto all'invito lanciato dai principali sindacati, ad opporsi alle riforme in materia di lavoro e pensioni previste nei cosiddetti 'piani di aggiustamento strutturale' imposti al governo dal Fondo monetario internazionale (Fmi). Al momento, il settore che risulta maggiormente colpito dallo sciopero è quello aereo. Una protesta che anticipa di un mese la giornata del 27 ottobre, quando in tutto il continente Sud Americano si manifesterà contro ALCA, l'accordo di libero scambio. Intanto Kofi Annan ribadisce l'impegno a mediare per la pace mentre quattro civili sono rimasti uccisi a causa di un fallito attacco sferrato dalle Farc contro una stazione di polizia a Saravena. E intanto in Nicaragua arrivano altri segnali di protesta dalle organizzazioni e i gruppi che resistono a una privatizzazione dell'economia. A monte di tutto c'è la crisi della caficultura centroamericana, aggravatasi con la caduta dei prezzi internazionali del "grano de oro". Dei circa 20000 cafetaleros il 66% non ha ricevuto i finanziamenti promessi dal governo negli ultimi 10 anni e ha finito per ipotecare il terreno tramite banche private o finanziarie. Una situazione che costringe 40000 famiglie senza un salario, cibo acqua e medicamenti. In Messico secondo le ONG locali 40 mila bambini vengono rapiti per sfruttamento sessuale e traffico organi.
Pubblicato il: 17.09.2002 " Fonte: » Misna, Ass. Losquinchos , Indymedia;
" Approfondimento: Dossier America Latina, Nicaragua, tra rassegnazione e speranza , 27 ottobre: giornata continentale Stop ALCA, Via Campesina;

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