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Sbilanciamoci!: le 100 proposte della Controfinanziaria 2009
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Cento proposte alternative fondate su un modello di sviluppo diverso che privilegia giustizia sociale, sostenibilità ambientale, pace, solidarietà internazionale, diritti sociali. E' la "Controfinanziaria 2009", presentata oggi a Roma dalla campagna Sbilanciamoci! che raduna una cinquantina di organizzazioni della società civile. "Alla Finanziaria del Governo delle tre i - insostenibilità ambientale, ingiustizia sociale, inefficacia nello sviluppo economico - contrapponiamo la nostra manovra delle tre s: sostenibile, solidale, sociale" -ha spiegato il portavoce Giulio Marcon.
"La campagna vuole costruire un punto di vista trasversale e critico sui temi della finanza e dell'economia"- ha aggiunto Marcon . La Controfinanziaria di Sbilanciamoci! è di circa 14 miliardi di euro, fra i quali 8 miliardi di risparmi nelle entrate e circa 6 miliardi di nuove entrate fiscali. "Con le nostre proposte - ha detto Marcon illustrando il documento - potremmo avere 3000 asili nido pubblici in più, 50 mila borse di studio garantite per studenti universitari, l'installazione di 20 mila pannelli solari, 300 nuovi treni locali per i pendolari, 100 nuovi centri antiviolenza sulle donne, 50 nuove unità spinali per hospice, 4000 assunzioni di ricercatori, 50 esperienze di risparmio autogestito, 250 mila passaggi di collaboratori a progetto a lavoratori dipendenti con un credito di imposta di 400 euro al mese".
La Controfinanziaria del 2009 è diversa da quello degli anni scorsi: non è solo un rapporto sulla legge finanziaria e di bilancio, ma anche sugli altri provvedimenti che - riducendo la portata e la dimensione della finanziaria vera e propria - formano la manovra triennale approvata nel luglio del 2008 e il decreto fiscale del giugno del 2008 (abolizione ICI e detassazione degli straordinari). Sul complesso della manovra governativa viene espresso innanzitutto un giudizio di metodo che è anche di merito: quest'anno gli spazi di dibattito e di confronto parlamentare su provvedimenti così importanti si sono ulteriormente ridotti. Nel merito, le politiche e i provvedimenti proposti dal Governo sono assai negativi: accentuano diseguaglianze e ingiustizie, riducono il welfare e i diritti sociali, rendono residuali le politiche per l'ambiente, devastano la scuola, riducono al lumicino soldi ed interventi per la solidarietà internazionale. "Sono politiche e provvedimenti che alimentano privilegi e corporativismi, particolarismi ed egoismi sociali" - scrive Sbilanciamoci!.
"I pesantissimi tagli previsti nei prossimi tre anni a sanità, scuola, enti locali, previdenza, ambiente superano i 30 miliardi di euro. Salari e redditi per i lavoratori dipendenti (a causa di un'inflazione programmata all'1,7% a fronte di una reale al 3,6% e alla mancata restituzione del fiscal drag) subiranno una drastica riduzione: per loro non caleranno le tasse, mentre continuerà a sopravvivere il trattamento fiscale di favore per rentiers e classi alte di reddito. Si rende ancora più precario il lavoro e si indeboliscono le norme sulla sicurezza sui posti di lavoro" - segnala Sbilanciamoci!. "Si rilanciano le grandi opere e le centrali nucleari: gli interventi in materia ambientale per la mobilità sostenibile e le energie pulite sono invece drasticamente ridotti. Scuola e università vengono falcidiate dai tagli mentre i tagli a enti locali e regioni influiranno pesantemente sulla quantità e la qualità dei servizi in ambito sociale e sanitario".
La Controfinanziaria copre una pluralità di temi fra i quali fiscalità, politiche ambientali ed energetiche, mobilità, disarmo, cooperazione allo sviluppo, servizi sociali, immigrazione, pace, sanità, scuola e lavoro. Sbilanciamoci! propone ad esempio l'aliquota del 45% per i redditi al di sopra del 70 mila euro e al 49% per quelli oltre i 200 mila euro con l'accentuazione del principio di progressività fra chi paga le tasse e l'accentuazione della tassazione sui grandi redditi. Propone di tassare i diritti televisivi per lo sport spettacolo e lancia l'idea di una tassa sui gipponi Suv con un superbollo da mille euro. Chiede la revoca della cancellazione del Secit (Servizio Consultivo ed Ispettivo Tributario) e dell'Alto commissariato per la lotta alla contraffazione.
Sul versante della mobilità, la Contromanovra chiede la riduzione degli stanziamenti per le grandi opere: "Sarebbe opportuno l'abbandono della logica delle grandi opere a favore della ottimizzazione delle reti esistenti e del loro uso". Il che si traduce in ferrovie locali per i pendolari (con un intervento di 700 milioni di euro), in un programma di "piccole opere" nel Mezzogiorno, nel finanziamento della mobilità urbana sostenibile. Nella Contromanovra ci sono interventi che valorizzano il risparmio energetico e la promozione delle fonti rinnovabili, il rilancio della Cooperazione allo Sviluppo (che ha subito una riduzione di fondi pari al 56%), la riduzione di 4 miliardi di euro della spesa militare, la riconversione dell'industria militare e il ritiro delle truppe italiane dalla missione in Afghanistan.
Propone inoltre la costituzione di un fondo straordinario di almeno 100 milioni per il sostegno sociale all'affitto per le classi a basso reddito. E si interviene sull'immigrazione: la campagna chiede la chiusura dei Centri di Identificazione ed Espulsione - "con i 37,5 milioni già stanziati per il 2009 per la costruzione di nuovi CIE si potrebbero finanziare interventi di prevenzione e lotta al razzismo" - e l'istituzione di un Osservatorio Nazionale contro il Razzismo indipendente dal Governo. In tema sanità, Sbilanciamoci! propone l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta che esamini lo stato delle convenzioni con le strutture private. E sul capitolo scuola, si chiede fra l'altro l'eliminazione dei sussidi pubblici alle scuole private (con un risparmio stimato di 732 milioni di euro).
Dalla campagna, partita nel 2000, arriva inoltre la sollecitazione alla legalità e alla giustizia sociale. Per questo la Contromanovra si accompagna a un'ulteriore idea: istituire una "Tax Justice Day", un giorno della giustizia fiscale, che si affianchi al bisogno di investire in pace, solidarietà sociale e disarmo. [GB]