Salonicco: un'altra Europa è possibile?

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Il Forum Sociale Greco, che negli ultimi mesi ha conosciuto una grandissima crescita con una presenza di forum locali in più di 40 città, ha organizzato a margine del vertice dell'Unione Europea di Salonicco una serie di iniziative, discussioni e manifestazioni. Al centro dell'attenzione la opposizione alla guerra, e in particolare alla recente guerra scatenata dagli anglo-americani in Iraq, e la rivendicazione di "un'altra Europa possibile", basata sull'allargamento e non sulla limitazione dei diritti sociali.

Al vertice di Salonicco si decideranno inoltre le future priorità del Sistema comune europeo in materia di asilo. Per questo in occasione del vertice Amnesty International presenta uno studio sulle principali questioni legali e politiche connesse a tali proposte, sottolineando come esse siano "illegali e impraticabili".

Il summit si concentrerà anche sull'avanzamento dei cambiamenti istituzionali di cui necessita l'Unione Europea, come iniziato nel marzo 2002 dall'Assemblea sul Futuro dell'Europa, le cui conclusioni saranno presentate a Thessaloniki. Inoltre si parlerà di economia, politica estera e difesa, con particolare attenzione alle relazioni con gli Stati Uniti ed alla sicurezza rispetto all'uso di armi di massa non convenzionali.

A chiarire quale Europa sia messa in discussione dal controvertice, si è partiti il 19 giugno con una manifestazione piuttosto eloquente contro la fortezza Europa, contro la xenofobia e la discriminazione razziale. Per quanto riguarda i due dibattiti principali promossi dal Forum Sociale Greco, il primo avrà come tema: "La integrazione neoliberista dell'Europa e la risposta dei movimenti", con inizio venerdì 20 alle 9.30. Il secondo dibattito promosso dal GSF è invece intitolato "La guerra infinita della globalizzazione e il movimento internazionale di resistenza", in programma per sabato 21 alle 9.30.

Interessante nel quadro del controvertice anche la iniziativa dei giovani di Grecia, Cipro e Turchia che mercoledì 18 alle 19.30 si incontrano per discutere di un futuro di libertà, democrazia e coesistenza pacifica.

Altro argomento all'ordine del giorno del vertice è la linea di condotta dell'Unione Europea rispetto ai paesi balcanici. Agli incontri parteciperà anche Osservatorio sui Balcani, e in particolare al seminario che si terrà sabato, dalle 12.00 alle 15.00, su "Ruolo delle istituzioni europee e globali nei Balcani, loro impatto sociale e ambientale". L'obiettivo principale del seminario, nella presentazione, è quello di "contribuire alla costituzione e allargamento di reti europee e balcaniche in favore della pace e dei diritti sociali e politici nei Balcani".

Oltre 15 mila agenti sono stati schierati attorno a Porto Carras, la località a una novantina di chilometri da Salonicco dove effettivamente si svolgeranno i lavori del vertice. L'intera zona è stata isolata dal resto della regione con una barriera di filo spinato, presidiata anche da 4 mila soldati, mentre marina e aviazione sono state schierate per controllare acque e cielo.

Fonti: Carta, Amnesty International, Osservatorio sui Balcani, Greek Social Forum, Unimondo;

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