R.d. Congo: inizia conteggio, non diffondere falsi risultati

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Mentre ancora giungono da tutto il mondo i messaggi di congratulazioni al popolo congolese per la prova di democrazia dimostrata al ballottaggio di domenica scorsa - pacifico in tutto il paese, tranne isolati incidenti - la Commissione elettorale indipendente (Cei) ha denunciato oggi la diffusione di risultati "falsi e prematuri". Esprimendo preoccupazione, il presidente della Cei, il sacerdote Apollinaire Malu Malu, ha tra l'altro biasimato la diffusione di un documento su internet che annuncerebbe alcuni risultati, che anche la Misna già alla vigilia del voto aveva ricevuto scegliendo però di non darne notizia. Il documento conteneva un dettagliato conteggio diviso per province dei voti raccolti dai due candidati, il presidente uscente Joseph Kabila e uno dei suoi vice, Jean-Pierre Bemba - riporta l'agenzia Misna.

Già pochi giorni dopo il primo turno del 30 luglio, nella capitale Kinshasa e in altre zone del paese erano stati diffusi risultati falsi e parziali; all'annuncio dei risultati ufficiali (Kabila 44,8%, Bemba 20%), le milizie di due candidati al ballottaggio si erano scontrate con violenza a Kinshasa, provocando decine di vittime. Malu Malu ha chiesto di evitare la pubblicazione di falsi conteggi, che potrebbero "turbare il processo elettorale e creare un clima di tensione e di pericolo di cui il popolo congolese non ha assolutamente bisogno".

Mentre sono iniziate le operazioni di conteggio dei voti, la commissione ha anche annunciato la riapertura dei seggi oggi in 12 centri di Bumba (provincia dell'Equatore), ex-feudo di Bemba, dove il voto era stato interrotto domenica dopo un tentativo di frode a favore di Kabila; domani urne aperte anche a Fataki, nella regione nord-occidentale: le operazioni erano state interrotte dagli abitanti in collera per l'uccisione di due agenti elettorali da parte di un soldato ubriaco.

A parte episodi marginali, secondo l'ex-presidente del Mozambico Joacquim Chissano - responsabile di un 'gruppo di saggi' nominati dall'Unione Africana per accompagnare il processo elettorale - il voto è stato "ben organizzato". Per l'ex-primo ministro canadese Joe Clark, responsabile degli osservatori del Centro Carter, "non ci sono state tendenze dall'intimidazione né alla violenza, ma anzi è avvenuto l'opposto". Kofi Annan, oltre a congratularsi con i congolesi per le modalità pacifiche del voto, ha anche accolto con soddisfazione l'intesa raggiunta nei giorni scorsi tra i due protagonisti del ballottaggio, che si sono dichiarati pronti ad accettare i risultati del voto, invitandoli a non ricorrere alla violenza.

Sullo svolgimento tranquillo del ballottaggio - malgrado i timori rilanciati da alcuni organi di stampa, soprattutto internazionali - si è espressa anche la missione dell'Onu (Monuc), in un comunicato e di cui la Misna ha ricevuto copia, in cui si "rende omaggio al popolo congolese per la calma e la disciplina di cui ha dato prova ancora una volta" e si invita la popolazione "a continuare a dimostrare calma". Deplorando "gli atti di violenza avvenuti nella provincia Equatoriale, e in particolare a Bikoro e a Bumba", la Monuc ha infine invitato i candidati alle presidenziali e alle provinciali, i loro sostenitori e i mezzi d'informazione "a evitare di lanciarsi in una guerra di cifre inutile e dannosa".

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