Predazzo (TN): convegno su immigrazione e sommerso nel settore turistico

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Da una recente indagine contro il lavoro sommerso promossa dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale sono circa 3 milioni e mezzo i lavoratori nel sommerso in Italia. In Trentino, sono oltre 30 mila i lavoratori stranieri assunti e una percentuale rilevante è impiegata nel settore turistico alberghiero, asse portante dell'economia trentina. "Tra questi, tanti sono quelli senza volto e senza nome: un esercito fantasma che costruisce pezzo per pezzo un po' di Italia" - riporta Migra, Osservatorio sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro.

Dopo aver promosso un convegno a Cles sul caporalato nel settore agricolo e un dibattito a Riva del Garda su 'Turismo e immigrazione', che hanno avuto il pregio di portare all'attenzione tematiche spesso marginali e non scevre da approcci anche fortemente divergenti, Migra ritorna sull'argomento con un incontro a Predazzo (TN) il prossimo 8 maggio dal titolo "Turismo e immigrazione: opportunità, discriminazione e lavoro nero".

Il terziario, con 9000 assunzioni di lavoratori immigrati su 13.400 occupati in Trentino registra non solo un aumento percentuale di infortuni di lavoratori stranieri ma in particolare una quota consistente di lavoro nero, pari al 18%: dati preoccupanti che possono anche cambiare totalmente se si pensa a tutto il non controllato, il sommerso.

L'incontro dell'8 maggio a Predazzo, su "Opportunità, Discriminazione e Lavoro nero" in particolare nel settore turistico alberghiero, acquista rilievo anche in una provincia in cui il tasso di legalità è superiore alla media nazionale, ma che richiede un'adeguata azione di monitoraggio e repressione dello sfruttamento. Tra gli interventi previsti vi sono quelli di Serena Piovesan (del Cinformi e Ricercatrice di Migra) che presenterà il progetto di ricerca sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro a cui sta lavorando l'Osservatorio, Rita Dalla Bona (Associazione Albergatori di Predazzo) mentre per i sindacati sono previsti gli interventi di Antonio Rapanà (CGIL), Giovanni Tascino (CISL) e Gianni Tomasi (UIL) e Alberto Conci farà da moderatore all'incontro.

La campagna contro il lavoro sommerso "Esci dal nero: conviene!", promossa dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale è stata lanciata a livello nazionale il 26 aprile scorso, per dare un volto e un nome a chi è solo un numero nell'ampia platea dei lavoratori senza diritti e senza riconoscimenti di nessun genere per gli italiani ma soprattutto per i lavoratori immigrati, ancora lontani dall'essere considerati da molti datori di lavoro come soggetto di diritti. [GB]

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