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Perugia-Assisi: Berlusconi dica cosa andrà a dire all'Onu
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Tra striscioni e bandiere arcobaleno oltre 200mila persone hanno risposto all'invito della Tavola della pace a partecipare alla marcia da Perugia ad Assisi per "la giustizia e la pace" e per non dimenticare tutti gli "11 settembre" del mondo. Davanti al corteo lo striscione lungo 100 metri con una scritta "Stop alla povertà" per chiedere ai Capi di stato e di governo che nei prossimi giorni si ritroveranno all'Onu di mantenere gli impegni presi nel 2000 per la lotta alla fame e alla povertà nel mondo. Messaggi di papa Benedetto XVI e del presidente Ciampi, mentre il presidente del Consiglio, invitato a partecipare all'Assemblea dell'Onu dei Popoli per illustrare le proposte del governo al prossimo Vertice delle Nazioni Unite ha declinato l'invito per "impegni istituzionali", di fatto il seminario di formazione di Forza Italia di Gubbio.
Il coordinatore della Tavola della pace Flavio Lotti ha chiesto Presidente del Consiglio di ricevere una delegazione della Tavola prima della sua partenza per New York per consegnargli le proposte emerse dall'Onu dei Popoli. "All'Onu, ai Capi di governo e di Stato che si incontreranno a New York, facciamo tre proposte: la creazione di un'assemblea parlamentare delle Nazioni Unite creata sul modello del Parlamento europeo; la creazione di un Consiglio di sicurezza economico e sociale (o meglio un Consiglio per la sicurezza umana) e l'apertura dell'ONU non ai privati, ma alla società civile e agli enti locali". "Chiediamo a tutte le forze di opposizione, anche ai presidenti di Camera e Senato - ha aggiunto Lotti - di promuovere una convocazione urgente del Parlamento, perchè prima che Berlusconi metta piede a New York, passi per la Camera e il Senato e dica cosa intende dire all'Onu".
Lotti ha inoltre polemizzato con il premier Berlusconi sulla questione della permanenza delle truppe italiane in Iraq. "Silvio Berlusconi ancora una volta ci ha dato la chiara dimostrazione dell'irresponsabilità di chi governa" - ha detto in merito alle dichiarazioni del presidente del Consiglio di non poter accogliere nessuna richiesta di ritiro immediato delle truppe italiane dall'Iraq. "Non si può non guardare alla realtà e alle tragiche conseguenze dell'invasione di quel paese - ha proseguito Lotti. Kofi Annan, pochi giorni fa, ha descritto l'Iraq come una situazione peggiore dell'Afghanistan dei Talebani. Se l'Italia continua a sostenere questa spirale di violenza non possiamo che ritenerci anche noi corresponsabili di questo fiume di sangue che continua a seminare lutti e sofferenze fra la gente innocente di quel paese". Nei giorni scorsi, invitato come il premier Berlusconi a partecipare all'Onu dei Popoli, il leader dell'Unione Romano Prodi si è impegnato per un calendario "serio, concreto e veloce" di ritiro dei soldati italiani dall'Iraq.
Alla 16ma edizione della Marcia della Pace hanno aderisto 550 associazioni e altri organismi, 438 Comuni, Province e Regioni e 94 i Parlamentari. E sono 158 i Comuni, Province e Regioni che hanno aderito al progetto "Ospita una persona: adotta un popolo" che hanno ospitato i 181 partecipanti internazionali alla sesta Assemblea dell'Onu dei popoli e alla seconda Assemblea dell'Onu dei giovani e tra cui 80 rappresentanti africani. Alla marcia, che si è tenuta nel giorno del ricordo delle vittime dell'11 settembre hanno preso parte anche 10 associazioni di familiari delle vittime della guerra e del terrorismo.
Dal 14 al 16 settembre si terrà a New York il più importante incontro delle Nazioni Unite del 2005 che sarà dedicato alla lotta alla povertà e alla riforma dell'Onu. Il vertice, che si tiene in occasione del 60° anniversario della fondazione delle Nazioni Unite, farà il punto della situazione a cinque anni dal Vertice del Millennio che nel 2000 aveva visto tutti i leader del mondo sottoscrivere la "Dichiarazione del Millennio" che contiene precisi impegni per la pace, sicurezza e giustizia nel mondo. Per ricordare ai capi di governo quegli impegni la Tavola della Pace ha chiesto durante la Perugia-Assisi di indossare la maglietta bianca per fare della marcia la "la fascia bianca vivente più lunga del mondo". La fascia bianca è il simbolo proposto dalla Campagna internazionale "White band" per dimostrare ai capi politici l'enorme sostegno di massa all'iniziativa "No excuse 2015" inviando così un messaggio forte e preciso: porre fine alla povertà e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. [GB]
Fonti: Tavola della Pace, Rainews24