Per le vittime dell'uragano in Guatemala

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Acqua, viveri, medicinali, generi di prima necessità e attrezzi per i lavori di riabilitazione: questa la risposta immediata dei partner guatemaltechi di Mani Tese alla violenza distruttrice dell'uragano Stan, che da Martedì 4 ottobre ha colpito vaste aree dell'America Centrale e del Messico. Il Guatemala è il paese più colpito: oltre 500 i morti e un migliaio le persone scomparse. 359 le comunità danneggiate da Stan: le piogge torrenziali hanno provocato inondazioni e hanno travolto interi villaggi. Quasi centomila persone sono state ricoverate in alberghi d'emergenza. Ma le piogge sono destinate a continuare sino alla fina della settimana, e queste cifre - di conseguenza - sono destinate ad aumentare.

Le vittime appartengono, in gran parte, alla popolazione indigena di etnia Maya: circa 6 milioni di persone che vivono nella più totale discriminazione, in una situazione di apartheid di fatto, fornendo manodopera a basso costo nelle grandi piantagioni di caffè, cotone, banane e canna da zucchero. L'estrema povertà rende i Maya particolarmente vulnerabili alle emergenze: gli abitanti di Panabaj, un villaggio travolto dal fango nel dipartimento di Atitlan, non avevano ricevuto nessun ordine di evacuazione e si sono allontanati quando era troppo tardi, quando hanno sentito nel cuore della notte l'assordante rumore della frana. 1.400 le persone oggi sepolte sotto una coltre di fango di 12 metri, che ricopre le case di legno dai tetti in lamiera.

Morti e scomparsi anche fra le 45 famiglie della finca Valparaiso, progetto finanziato da Mani Tese nel dipartimento di Suchitepequez. La nostra Associazione è presente con progetti di cooperazione e solidarietà in Guatemala dal 1984, e collabora attivamente con le organizzazioni popolari, nelle zone più povere del paese.

I nostri partner, CONAVIGUA - il Coordinamento delle Vedove del Guatemala -, CONIC - il Coordinamento Nazionale Indigeno e Contadino - e la Fondazione Rigoberta Menchù, hanno inviato appelli urgenti per affrontare l'emergenza, quantificando in circa 80.000 euro (budget destinato a crescere) i fondi necessari ad affrontare questa prima fase d'emergenza.

Mani Tese ha immediatamente inviato 8.000 euro, per garantire la comministrazione di acqua potabile negli alberghi d'emergenza e la distribuzione di razioni di viveri, di una "borsa" di medicinali e di utensili necessari alla riabilitazione nei dipartimenti di Chimaltenango, Huehuetenango, Sololá e Suchitepequez.

Per sostenere, con Mani Tese, questo intervento è possibile versare un contributo sul progetto EMERGENZA GUATEMALA - URAGANO STAN n° 2093.

C.C.P. 291278, intestato a Mani Tese, P.le Gambara 7/9, 20146 Milano.

Conto Corrente Bancario n° 40, Banca Popolare Etica, CAB 12100, ABI 05018, CIN X.

Per versamenti con carta di credito, telefonare al numero verde 800-552456.

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