Pellicce: Roma dice no agli animali squoiati in Cina

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Il Consiglio Comunale di Roma, nella seduta svoltasi ieri, 6 febbraio, ha approvato una mozione che impegna la Giunta Comunale e il Sindaco capitolini a sollecitare il Governo affinché emani norme che prevedano il divieto di importazione e di cessione a qualsiasi titolo su tutto il territorio nazionale di pelli di animali allevati o commercializzati sul territorio della Repubblica Popolare Cinese. A questo si aggiunge l'obbligo di etichettatura di tutti i capi, peluche e gadget contenenti parti o interi di spoglie di animali, indicando espressamente la specie utilizzata, il metodo di allevamento, il metodo di uccisione, l'azienda di confezionamento e il Paese di provenienza.

La mozione, fortemente voluta dalla LAV di Roma, è stata portata in votazione presso il Consiglio Comunale, dall'Onorevole Monica Cirinnà e responsabilmente votata a larga maggioranza da tutti gli schieramenti politici - 32 consiglieri presenti, 27 voti favorevoli e 5 contrari: un segnale importante per il Governo italiano e un esempio per molte altre amministrazioni comunali e regionali, alle quali la LAV chiederà un impegno preciso per fermare la commercializzazione delle pelli di milioni di animali allevati in condizioni brutali e scuoiati vivi in Cina.

Dopo l'approvazione del Regolamento comunale, questa è un'ulteriore conferma che la crescente sensibilità animalista è ormai un sentimento trasversale ad ogni schieramento politico e sottolinea l'importanza di una collaborazione concreta tra classe politica e associazioni animaliste, anche se stupisce l'inspiegabile voto contrario di cinque consiglieri della Margherita, Luigi Vittorio Berliri, Luca Giansanti, Luca Nitiffi, Gaetano Rizzo e Francesco Smedile.

"Grazie all'impegno personale dei Consiglieri che da tempo collaborano con la LAV per sensibilizzare l'Amministrazione comunale, la città di Roma si conferma vagone trainante dell'animalismo nel centro-sud" - dichiara Andrea Cristofori, Consigliere Direttivo LAV Roma - "E' un piccolo passo per riuscire a bloccare l' importazione di pellicce di animali dalla Cina, ma rappresenta un segnale importante per molte altre amministrazioni meno sensibili al problema!.

"Non condividiamo, ovviamente, l'incomprensibile posizione espressa dai cinque consiglieri della Margherita, tanto più alla luce del parere positivo espresso dal loro Assessore al commercio, On. Cioffarelli!" - prosegue Cristofori - "Ogni giorno centinaia di cittadini si rivolgono alle associazioni animaliste per un aiuto: potremmo conseguire molti risultati importanti e sarebbe molto più semplice aiutarli se gli stessi cittadini, in occasione di elezioni, amministrative o politiche, e nell'ambito del proprio partito politico di riferimento, votassero i candidati anche in base agli impegni concretamente mantenuti per tutelare gli animali. Impegni che la LAV di Roma non mancherà di sottolineare alle amministrative del 2006!" [AT]

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