Opere pubbliche e Kyoto nel mirino

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Nell'anno internazionale della montagna, l'Italia sembra allontanarsi dalla Convenzione delle Alpi. Alla fine di aprile le due Commissioni di Trasporto del Parlamento si sono espresse in merito alla ratifica dei protocolli attuativi: una per proporre la ratifica di tutti i protocolli eccetto il protocollo Trasporti, l'altra non intende invece ratificare il protocollo Turismo. Il WWF ha realizzato il primo studio dettagliato sul possibile impatto ambientale delle circa 250 opere "strategiche" della "Legge Obiettivo" tra le quali strade, autostrade e gallerie ad alto impatto ambientale. L'ammontare complessivo dei costi di realizzazione è di oltre 243 mila miliardi di Lire per realizzare tali opere in 10 anni. Legambiente ritiene che spianare la strada alle grandi opere "intorbidisca il sistema degli appalti e spalanca le porte a probabili infiltrazioni mafiose". In questi giorni è in corso la discussione sul recepimento del Protocollo di Kyoto che si annuncia un boomerang ambientale in quanto spinge le industrie italiane ad investire sul nucleare fuori dall'Italia. Greenpeace giudica irresponsabile un decreto che è disposto a chiudere un occhio su centrali ugualmente pericolose ancora esistenti nell'est europeo".
Pubblicato il: 09.05.2002
" Fonte: » Greenpeace, Legambiente, WWF, Cipra ;
" Appuntamento: » Raccolta differenziata: i modelli vincenti - Bergamo 10 maggio 2002 ;

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