Onu: appello alle religioni nella Giornata mondiale della pace

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"Oggi come negli altri 364 giorni, le violenze continuano a mietere vite innocenti. E queste ultime settimane hanno visto nuove escalation di conflitti in molte parti del mondo" - ha detto il Segretario generale dell'Onu Kofi Annan nel suo messaggio in occasione della Giornata internazionale della Pace promossa dall'Onu per ieri 21 settembre. Il Segretario generale ha ricordato che con l'impegno dell'Onu "per prevenire ulteriori bagni di sangue qualche risultato è stato ottenuto". Secondo Annan, "ci sono meno guerre oggi che in passato. Ma ancora troppe. Ogni vittima di un conflitto è un fallimento, che ricorda a ognuno di noi quanto resta ancora da fare". Durante la cerimonia che si è tenuta nel giardino del Palazzo di Vetro a New York, il Segretario generale ha chiesto "di osservare un minuto di silenzio, nel nome della pace e in memoria delle vittime di ogni guerra, passata e presente". Ha poi suonato per tre volte la campana della Pace, donata dal Giappone e ricordato che ogni 21 settembre Stati e milizie coinvolti in conflitti osservano una tregua di un giorno.

E in un messaggio inviato alla Conferenza sulla Cooperazione Interreligiosa per la Pace in corso a New York, Annan ha lanciato un forte appello per il dialogo, la cooperazione e l'abbandono dei pregiudizi tra le fedi e ha messo in guardia contro le crescenti tensioni tra le principali religioni del mondo. "La comunità mondiale sta attraversando un periodo di crescente intolleranza, estremismo e violenza" - scrive Kofi Annan nel messaggio invitando i partecipanti alla Conferenza a promuovere contatti e dialogo tra diverse società.

Ieri era anche la Giornata Internazionale di Preghiera per la Pace promossa dall'Onu: una giornata in cui "possano tacere le armi e in cui tutti, a partire dalla propria spiritualità, possano riproporsi di costruire la pace attraverso la nonviolenza". Nel 2001, l'Assemblea Generale dell'ONU ha adottato la risoluzione 55/282 designando il 21 settembre di ogni anno come "Giornata internazionale della pace e della nonviolenza" in cui si invita ogni paese al mondo ad osservare un assoluto cessate il fuoco e a rinunciare ad ogni forma di violenza. Negli anni passati, un numero sempre crescente di persone e organizzazioni in tutto il mondo, rappresentanti di un'ampia varietà di tradizioni religiose e spirituali, si è coinvolto per creare una rete di rapporti e di coordinamenti per vivere insieme la Giornata Internazionale di Preghiera per la Pace. PaxChristi Italia ha aderito alla giornata chiedendo per domenica durante le liturgie una preghiera particolare per la pace.

Nella R. D. Congo la società civile, con il sostegno della Missione dell'Onu in Congo (Monuc) ha organizzato una marcia della pace - riporta l'agenzia Misna. Il responsabile della commissione diocesana 'Giustizia e pace' dell'arcidiocesi di Bukavu, padre Justin Nkunzi, ha sottolineato "il grande miracolo, la grande lezione di democrazia" delle elezioni generali del 30 luglio scorso. "I congolesi hanno scoperto la via delle urne come una nuova formula per soffocar ogni tensione" - ha aggiunto padre Nkunzi, sottolineando che non è stato un caso se - in vista del ballottaggio presidenziale del 29 ottobre - la marcia della pace di stamattina si è conclusa dinanzi all'ufficio locale della Commissione elettorale indipendente (Cei). "La gente di Bukavu - ha concluso il religioso congolese - è già pronta a recarsi alle urne in un clima di serenità". [GB]

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