Normali stragi?

Stampa

Si ricorda Ustica, nessun colpevole! Fa molto notizia la strage di Erba, i vicini "normali" sembrano essere proprio loro gli assassini. Poi ci sono le stragi a cui siamo abituati, come in Iraq, Afghanistan, Terra Santa. Poi ce ne sono tante altre dimenticate in altri conflitti, appunto "dimenticati". Poi ci sono le stragi a causa della fame, della sete ma ormai anche questa è cosa normale...

Poi ci sono le stragi di questi giorni in Somalia, dove "sarebbero centinaia i civili uccisi nel corso dei raid aerei americani" (ma Washington afferma che è stato uno solo), e di quelli effettuati da elicotteri etiopici nel sud della Somalia, contro gli ultimi santuari dei miliziani islamici, e con l'obiettivo di eliminare le cellule di al Qaida presenti nell'area".

"Sarebbe auspicabile evitare azioni unilaterali" - dice il portavoce della Farnesina, Pasquale Ferrara. "Gli Usa si riservano il diritto di ricorrere allo strumento militare.... Purtroppo - ha concluso Ferrara - gli interventi militari comportano la possibilità di vittime civili innocenti". Normale, no?

Così come è normale che sulla Stampa del 12 gennaio 2007, ci sia mezza pagina dedicata ai successi dell'Alenia nel settore militare. Pare che una dozzina di nuovi aerei C - 27J Spartan' verranno a costare oltre 570 milioni di euro all'Areonautica, cioè a noi. Certo non faranno stragi direttamente. Porteranno persone e cose che poi faranno stragi che in gergo si chiamano però operazioni militari.

Poi ci sono le stragi che farà il nuovo super caccia F-35, la cui decisione finale sarà nei prossimi giorni, con costi folli, un aereo d'attacco, con possibilità di trasporto anche di bombe nucleari, ma quelle non saranno stragi, anzi l'esatto contrario: saranno grandi investimenti economici, al punto che il Governo Italiano in questi giorni non ha inserito questa spesa nel bilancio del Ministero della Difesa, ma in quello delle Attività Produttive. Quindi scusate, queste non sono stragi, ma operazioni economiche e produttive ad alto livello.

Tutto normale. Basta non inquietarsi troppo. Basta vedere il lato bello, vantaggioso delle cose. Se poi qualcuno viene ucciso, beh, è normale, o quasi.
Uno psicologo in questi giorni, commentando la strage di Erba, diceva "... possiamo dire che una certa normalità... è follia!".

Non è il caso di aggiungere altro, ma di invitare a riflettere, quello sì. Magari aiutati anche da queste parole che un'amica mi ha appena inviato: "Poi alla sera sento la notizia che l'America ha bombardato la Somalia senza che nessuno dicesse nulla: qualche esponente politico ha deplorato l'azione, la condanna degli Stati europei... e poi? Questi il giorno dopo hanno ri-bombardato....e la Chiesa? Paginone sui pacs... Sarà, ma non ci sto bene in questa dimensione cristiana...

Ho provato a immaginare di essere una donna somala, magari con la mia famiglia e essere bombardata da questi arroganti che sicuramente hanno più cose di me e visto il mondo più di me che abito in un villaggio somalo, ma che non sanno niente della vita e del suo esistere per quanto poco sono immersi nel 'tutto' e poco rispettosi... E cosi si muore e si muore e si muore...Il dono più bello che tutti abbiamo uguale che ci accomuna che è la vita, la perdiamo in maniera non uguale diventando donne bambini e uomini di serie B... E noi qui... difficile essere serena con in animo questi sentimenti...."

di Renato Sacco
Fonte: Mosaico di pace

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