Non solo Riace. I piccoli comuni che rivivono con l’accoglienza dei rifugiati

Stampa

Il sindaco di Riace, comune di 1.820 abitanti in provincia di Reggio Calabria, è stato inserito nell’elenco delle 50 personalità più influenti del mondo stilato dalla rivista americana Fortune. Il motivo è ovviamente legato all’esperienza dello Sprar, i progetti di accoglienza per richiedenti asilo, che a Riace hanno favorito la collaborazione tra rifugiati e residenti, risollevando l’economia del paese. Ma Riace non è l’unico esempio, come ha ricordato Daniela Di Capua, direttrice del Servizio centrale in un intervento a “Tutta la città ne parla” in onda su Radio 3: “Quella di Riace non è un’utopia ma una strada percorribile come dimostrano esperienze analoghe in altre realtà locali. 

Basti pensare che degli 800 comuni coinvolti nella rete Sprar circa la metà sono realtà di piccole e medie dimensioni con potenzialità simili a Riace”. Le altre realtà locali a cui fa riferimento Di Capua sono Satriano (Catanzaro), Santorso (Vicenza), Sant’Alessio in Aspromonte (Reggio Calabria), Chiesanuova (Torino), Santa Marina (Salerno) e Capua (Caserta) dove, grazie all’arrivo di rifugiati e richiedenti asilo sono stati riattivati servizi, riaperte scuole, rivalorizzate le attività locali.

Adnan è di origine pakistana, è stato accolto in un progetto Sprar a Satriano, comune di circa 3 mila abitanti in provincia di Catanzaro, dove ha iniziato a lavorare come parrucchiere. Insieme a lui sono stati accolti altri ragazzi, sempre dal Pakistan e dal Burkina Faso, alcuni stanno frequentano un corso da operatore socio-sanitario per il volontariato. Quando l’avranno terminato potranno assistere le persone in condizioni di disagio.

Il lavoro di un giovane rifugiato pakistano ha permesso di far rivivere il laboratorio di falegnameria di Zio Michele a Sant’Alessio in Aspromonte(Reggio Calabria), dove si riparano mobili. Santorso nel vicentino di abitanti ne conta circa 6 mila a cui si aggiungono i rifugiati coinvolti nel laboratorio di sartoria Atelier Nuele dove si realizzano abiti e accessori. Tra di loro c’è anche un rifugiato iracheno che dopo aver terminato il percorso di formazione è stato assunto nell’atelier e oggi fa da tutor agli altri ospiti.

Tra i ‘veterani’ dell’accoglienza c’è Chiesanuova, comune di 200 abitanti in provincia di Torino, che festeggia 15 anni prima nel Programma nazionale asilo e poi nello Sprar. Il comune ospita 25 persone di cui 7 famiglie provenienti da Ucraina e Cecenia. Il progetto di accoglienza garantisce agli ospiti Sprar un abbonamento mensile all’autobus per potersi spostare nei paesi vicini: in questo modo non sono state soppresse le linee. Inoltre la presenza di bambini ha consentito di lasciare aperta la scuola del paese.

In provincia di Salerno da un anno è stato attivato, in collaborazione con il Comune di Policastro, un servizio di scuolabus che va da Policastro a Santa Marina, dove si trovano le scuole, per i bambini residenti e per quelli accolti nello Sprar. A Capua, comune di 20 mila abitanti in provincia di Caserta il progetto Sprar ha attivato un laboratorio di restauro di vecchi mobili che coinvolge richiedenti asilo e rifugiati accolti sul territorio: grazie alle competenze acquisite, i rifugiati sono impegnati nel restauro dei mobili del Duomo di Capua. 

Da Redattoresociale.it

Ultime notizie

Fumetti per la Pace, ecco il concorso Peace is Pop!

21 Settembre 2025
Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, insieme al Piccolo Museo del Giocattolo, lanciano il contest "Peace is Pop! Fumetti per la Pace".

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad