Non c'è democrazia con la legge Gasparri!

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Un'idea nata durante la decima Marcia per la giustizia che si è svolta da Agliana-Quarrata lo scorso 13 settembre sul tema "I diritti degli altri" e che ha mobilitato oltre 5000 persone per fermare il Wto di Cancun.

Oggi, dopo quel successo, Alex Zanotelli, Luigi Ciotti, Gino Strada, Giulietto Chiesa, con il sostegno di Antonio Vermigli della Rete Radiè Resch/Rete Lilliput di Quarrata, lanciano un appello in difesa della Costituzione del nostro paese messa in grave pericolo dalla Legge Gasparri sull'informazione, in discussione in queste ore in Parlamento. All'appello è possibile aderire inviando una mail ad Antonio Vermigli mailto:[email protected] o via fax allo 0573/718591.

Ecco il testo dell'appello

La cosiddetta "legge Gasparri" sul sistema radiotelevisivo, approvata dal Senato, viola lo spirito e la lettera della Costituzione italiana, esprime il livello di pericolo che stiamo tutti correndo a proposito della libertà di informazione. Non solo è in gioco il pluralismo dell'informazione (cosa già evidente è in atto), ma si precostituisce la sua fine attraverso ulteriori concentrazioni editoriali e pubbliciatarie.

L'estensione del tetto antitrust dal 30% del solo mercato televisivo al 20% dell'intero mercato pubblicitario significa dare un colpo mortale all'informazione indipendente. Si prevede una Rai privatizzata -cosa che riteniamo assolutamente errata in linea di principio, poichè l'intera vicenda mondiale delle privatizzazioni dei mezzi di comuicazione di massa ha ampiamente dimostrato di condurre dovunque non a un maggiore pluralismo ma a una formidabile serie di concentrazioni in poche mani di enormi poteri mediatici- posta sotto il controllo diretto del potere esecutivo. Sarebbe la formalizzazione sostanziale di un regime di monopolio informativo in mano al governo e a privati che sono alleati del governo.

Anche su questi aspetti chiediamo ai parlamentari dell'opposizione di non ammettere cedimenti tra le loro file. Essa non tiene assolutamente conto delle indicazioni in materia che il Presidente della Repubblica affidò alle Camere con il messaggio del 23 luglio scorso, e con le quali anzi si pone in esplicito e clamoroso contrasto. Il disegno di egge "Gasparri" ci appare un attacco diretto al pluralismo informativo-comunicativo e, come tale, costituisce una violazione dei diritti di tutti, sia di quelli che hanno votato contro, sia di quelli che hanno votato per Berlusconi (ne siano essi, o meno, consapevoli). E' un terreno dal quale non si può retrocedere. Senza democrazia nella e della comunicazione non può esistere democrazia reale iu un paese moderno. "Con questa televisione - diceva l'americano Karl Popper vari anni fa - non si può avere democrazia".

Chiediamo a tutte le forze democratiche, ai lavoratori, agli intellettuali, ai giornalisti, agli operatori di cultura di mobilitare tutte le forze per la libertà d'informazione. Anche per questa ragione noi confidiamo nel fatto che il Presidente della Repubblica saprà valutare il contenuto della legge, quando essa giungerà sul suo tavolo per la promulgazione, valutarne a fondo la conformità ai principi di libertà di pluralismo espressi dalla Carta Costituzionale.

Primi firmatari: Alex Zanotelli, Luigi Ciotti, Gino Strada, Giulietto Chiesa, Antonio Vermigli

Per adesioni e informazioni
Antonio Vermigli - tel. 339/5910178
Rete Radié Resch di Quarrata (PT)
E-mail: mailto:[email protected]

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