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No degli ambientalisti al nucleare ad Est
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La Campagna per la Riforma della Banca mondiale, Greenpeace, il WWF e gli Amici della Terra hanno inviato una lettera al ministro Matteoli ed al ministro Marzano per conoscere l'orientamento del governo sulle questioni legate al nucleare. Le preoccupazioni degli ambientalisti fanno seguito all'approvazione dell'emendamento alla legge di ratifica del Protocollo di Kyoto da parte delle Commissioni congiunte Affari Esteri ed Ambiente della Camera, con cui si prevede la possibilità per le imprese energetiche italiane di partecipare ad iniziative pubbliche e private nei paesi dell'Europa Orientale per la costruzione di impianti elettronucleari. Spiega Antonio Tricarico della Campagna per la Riforma della Banca mondiale: "L'Italia crede di risolvere il problema della riduzione delle emissioni adottando la peggiore soluzione possibile nell'ambito del commercio delle emissioni previsto dal Protocollo di Kyoto: sostegno con fondi pubblici ad impianti nucleari, lasciando gli elevati rischi del nucleare per le popolazioni dell'est Europa, in cambio di permessi virtuali di riduzione delle emissioni per l'Italia". Proprio sui rischi della Globalizzazione con le sue ingiustizie, squilibri ambientali e conflitti, si svolgerà a Venezia da 10 al 18 maggio il Forum Internazionale Agenda 21 delle donne che si interrogherà in relazione alle conoscenze e competenze delle donne sulla gestione delle risorse ed al loro coinvolgimento nei processi di governo sullo sviluppo sostenibile.
Pubblicato il: 20.04.2002
" Fonte: » Campagna Banca Mondiale, WWF, Amici della Terra, Greenpeace, Agenda 21;