Nicaragua: Idalia Mendoza, dirigente Mercado Oriental

Stampa

Intervista di Unimondo alla nicaraguense Idalia Mendoza. All'università Idalia entra in contatto con il Fronte sandinista di liberazione nazionale (FLMN). Finita l'università comincia la sua attività di insegnante, ma viene licenziata nel 1990 quando Ortega perde il potere a causa della sua appartenenza politica. Nei dieci anni successivi promuove campagne di alfabetizzazione nelle zone rurali e corsi per il riconoscimento del ruolo delle donne. Nel 2000 diventa direttrice del Commema (Corporaci㳀n Municipal de Mercados di Managua) e dal 2002 è direttrice dell'Oriental a Managua, mercato in cui lavorano più di 10.200 commercianti e che produce il 52% dell'economia del Paese.

Come sei entrata in contatto con il Fronte sandinista di liberazione nazionale (FLMN)?
Sono nata in un paesino in campagna, a 45 km dalla capitale, in una famiglia con scarse risorse economiche. Per me e i miei cinque fratelli è stato molto difficile riuscire a studiare, ma in famiglia abbiamo sempre respirato aria di politica. Mio padre ascoltava durante la rivoluzione Radio Rebelde e siamo cresciuti con gli ideali del movimento sandinista. All'università poi, grazie a due miei compagni, sono entrata nel FLMN e da lì è cominciata la mia "carriera politica" .

Cos'è rimasto della rivoluzione?
Molti obiettivi che avevamo sono stati cancellati dalla storia e di loro non rimane niente: dai forti investimenti sul sistema educativo e sanitario al tentativo di aumentare il livello di reddito dei nicaraguensi. Però a qualcosa è servito: avere istituzioni moderne, come l'esercito attuale, è una conseguenza della rivoluzione. Il fatto di vivere in una democrazia nella quale, sebbene non esista la giustizia sociale, ci sia libertà d'espressione, di parola e che sia stata cancellata completamente l'idea della dittatura militare si deve al fatto che la rivoluzione ha strappato alle radici il somozismo e, contemporaneamente, il suo apparato repressivo militare. Se oggi in Nicaragua esiste la lotta contro l'abuso e la corruzione è perché la rivoluzione ha reso intollerabile la cultura arbitraria del potere.

Quando Ortega ha perso le elezioni nel 1990 e tu sei stata immediatamente licenziata per i tuoi orientamenti politici, come hai reagito?
È stato sicuramente un periodo difficile. Ufficialmente sono rimasta senza lavoro per dieci anni, ma mi sono occupata di moltissime altre cose per il sociale. Ho organizzato ad esempio campagne di alfabetizzazione nelle zone rurali e corsi per il riconoscimento del ruolo delle donne.

Nel 2002 sei stata nominata direttore dell' Oriental, il mercato più grande di Managua (10.200 commercianti), che produce il 52% dell'economia del Paese. Qual è il bilancio di questa esperienza?
Tutti erano convinti che quel ruolo lo dovesse ricoprire un uomo, nessuno avrebbe scommesso che sarei resistita a lungo. Una donna come direttrice fa molta più fatica ad essere accettata dai lavoratori, soprattutto se sono più di 200 e tutti uomini. Io arrivo al mercato alle tre di mattina, così quando arrivano loro due ore dopo la pianificazione della giornata è già pronta.

Cosa hai cambiato rispetto alla precedente amministrazione?
Beh, innanzitutto ho dimostrato che per aumentare il fatturato non bisogna per forza adottare la politica neoliberalista: in questi ultimi anni il fatturato totale del mercato è quasi triplicato. C'è bisogno di molta energia e creatività per delineare una strategia efficace di sviluppo, sia per quanto riguarda il lato economico che quello sociale.

Com'è la tua giornata?
Ho dei ritmi frenetici, dormo due ore a notte. Quando finisco di lavorare al mercato mi occupo di molte altre cose, dalla promozione di campagne di sensibilizzazione sui diritti delle donne a programmi di alfabetizzazione nelle zone rurali.

L'anno prossimo a novembre ci saranno le elezioni generali in Nicaragua. Pensi che riuscirete a ritornare al potere?
Sedici anni di politica neoliberale, di programmi di aggiustamento, di apertura del mercato hanno completamente dissanguato le classi popolari. Sono convinta che abbiamo fatto un ottimo lavoro negli ultimi anni, il popolo ci appoggia e si sente più unito e forte che mai. Vinceremo.

Ultime notizie

Cambiare fa bene!

22 Settembre 2025
La novità sarà grossa e importante: www.atlanteguerre.it si fonderà con ww...

Fumetti per la Pace, ecco il concorso Peace is Pop!

21 Settembre 2025
Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, insieme al Piccolo Museo del Giocattolo, lanciano il contest "Peace is Pop! Fumetti per la Pace".

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad