Nestlè: proteste a "Bimbinfiera"

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I singoli e le associazioni della società civile riunite nella sigla del "Comitato cambia lo sponsor" (Cocs) saranno in piazza domani mattina sabato 27 marzo alla Fiera di Roma per l'apertura della manifestazione "Bimbinfiera" per protestare contro la presenza fra gli sponsor della multinazionale del latte in polvere Nestlé. L'azienda svizzera è ritenuta una delle ditte che più di tutte contravviene, sia in Italia che nei paesi del Sud del mondo, alle regole stabilite dall'Unicef e dall'Organizzazione mondiale della sanità rispetto alla commercializzazione dei sostituti del latte materno.

Gli attivisti saranno in piazza per informare le famiglie che si recano alla manifestazione su come e perché in tutto il mondo milioni di bambini muoiano per le conseguenze dell'allattamento in polvere. Una pratica che, è notizia di questi giorni, è ancora troppo diffusa anche in Ita lia, dove le continue violazioni del Codice internazionale finiscono per vanificare le raccomandazioni dei pediatri sui vantaggi dell'allattamento al seno.

Allo slogan "Bimbinfiera" verrà contrapposta la realtà dei tanti "Bimbinbara" alla cui voce, secondo l'Unicef, sono sorde col loro comportamento le tante ditte che sono segnalate in tutto il mondo per le continue violazioni al Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno (per quanto accade in Italia il Codice è integralmente scaricabile dal sito; mentre per quanto riguarda le violazioni del mondo si veda il rapporto del British Medical Journal in Togo e Burkina Faso cliccando nella sezione "i nostri documenti" del sito ).

In questi giorni una ferma voce di protesta si è mossa in Internet ad opera sia della Rete romana consumo critico che della Rete italiana boicottaggio Nestlé che hanno scritto per esprimere il loro dissenso al Comune e alla Provincia di Roma che hanno scelto di promuovere col proprio patrocinio la manifestazione. La lettera è consultabile sul sito Internet.

"Sappiamo - ha dichiarato Lucia Ceccarelli del Cocs - che il Comune sta rivedendo la sua posizione. Una posizione che anche il Cocs ha contestato, comunicando la propria contrarietà al sindaco Veltroni con una lettera nella quale gli ha ricordato i tanti momenti in cui a Roma sia istituzioni private (come il Museo dei bambini Explora) sia istituzioni pubbliche (come il Comune stesso nel caso di Eurochocolate) abbiano mostrato di condividere le ragioni del dissenso verso il comportamento nella commercializzazione del latte in polvere della multinazionale dell'alimentazione Nestlé".

I singoli e le associazioni rappresentate dal Cocs si muoveranno per attivare in tutte le sedi in cui si terrà la manifestazione (ad oggi, oltre Roma: Milano, Verona e Bologna) le tante voci della società civile che da anni, purtroppo invano, cercano di fare il possibile perché si riduca il numero di bambini morti, secondo l'Unicef e l'Oms, a causa di una commercializzazione del latte in polvere non rispettosa dei codici di condotta internazionali.

Fonte: Cocs - Comitato cambia lo sponsor

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