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NO arsenali SI ospedali: l'iniziativa che vuole incidere sulla legge di bilancio
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Foto: Unsplash.com
L'appello NO ARSENALI SI OSPEDALI con i Disarmisti esigenti, WILPF Italia e XR PACE, primi firmatari Alex Zanotelli, Moni Ovadia e Vittorio Agnoletto, ha raccolto oltre 1000 firme e raggiunto migliaia di visualizzazioni e condivisioni sui social.
Questa è una coalizione che vuole incidere sulla legge di bilancio - come sostiene uno dei promotori Alfonso Navarra, il portavoce dei Disarmisti esigenti - e chiede che le spese militari (quelle legate alla difesa offensiva e nuclearizzata ammontano a 6 miliardi!) siano dirottate verso un nuovo Green new deal, sventando l’acquisto dei cacciabombardieri F35 che sono autentici sistemi pensati per la guerra nucleare. Il Green new deal in Italia e in Europa deve includere la ratifica del trattato Onu TPAN per l’abolizione degli ordigni di distruzione di massa nucleari. Con questo appello noi Disarmisti esigenti dobbiamo influire sulla legge finanziaria, sui movimenti no tav, no trip, non muos, no ilva eccetera per risolvere il problema delle spese militari, facendo pressione politica, con l'opinione pubblica che riusciamo a sensibilizzare, sui partiti e sul governo.
Viviamo un periodo di crisi e trasformazioni ed è possibile che un Paese della Nato possa addirittura, nonostante il suo veto, esporsi alla ratifica del trattato Onu TPAN, che a tre anni dalla sua adozione, il 7 luglio 2017, ha ottenuto 39 delle 50 ratifiche occorrenti per entrare in vigore.
Questa, della attuale fragilità della NATO, è una opinione che condividiamo con Luigi Mosca, lo scienziato antinucleare italiano emigrato in Francia, tra i fondatori dei Disarmisti esigenti (che nascono da un appello di Stéphane Hessel, ESIGETE UN DISARMO NUCLEARE TOTALE!).
Ovviamente condividiamo gran parte dei suoi ragionamenti, ma non integralmente. Luigi Mosca ci ricorda che il capo di Stato francese Macron sostiene che la Nato sia ormai in stato di morte cerebrale: le divaricazioni tra USA ed Europa si approfondiscono a tutti i livelli, ad esempio sull'energia di fonte russa o soprattutto sulle guerre commerciali con la Cina (che includono il blocco del 5G di Huawei). La ratifica del TPAN sarebbe in teoria già maggioranza nell’attuale parlamento italiano (se PD e M5S votassero allo stesso modo che nel Parlamento europeo); ma la situazione non si sblocca perché altre sono le priorità e i vincoli internazionali che si impongono. Trump non rispetta gli impegni e i trattati internazionali e con l’Italia pretende l’acquisto degli F35 in cambio dell’appoggio al governo Serraji in Libia (oggi però finito sotto la protezione della Turchia).
In Europa l’Italia, se non decide di denuclearizzare, non può firmare il trattato TPAN: l’articolo quattro pone questa condizione per firmare e ratificare il trattato Onu in questione.
In Europa occidentale si starebbe muovendo nell’opinione pubblica e nei parlamenti una maggiore volontà di firma del trattato, come in Olanda, Germania e Spagna. La Spagna ad esempio potrebbe più facilmente firmare il trattato perché non possiede armi nucleari sul suo territorio. Germania e Olanda, se le posizioni dei partiti riescono ad arrivare all’esecutivo che pure esprimono, hanno la prospettiva di liberarsi dagli ordigni nucleari: gli USA stanno minacciando per questo di spostarli nei paesi dell’est Europa: ad esempio in Polonia, come ad esempio ora le 20 bombe nucleari distanza a Buchel in Germania. Il segretario europeo della Nato insiste sul fatto che è importante che la Nato stessa sviluppi una dimensione politica, ossia diplomatica, al di la' di quella semplicemente militare. Questo fatto, secondo Luigi Mosca, può creare condizioni per negoziare con la Russia. Con la Cina vi sarebbe una maggiore tensione sul piano economico, mentre con la Russia l'attrito sarebbe più a livello militare. Infatti la tensione cresce sulle frontiere con la Russia, come in Ucraina dove esplode la situazione, con le minoranze russofone.
Queste situazioni - sostiene Mosca - farebbero emergere varie problematiche. La Nato, se si fa diplomatica, dovrebbe aprire ai negoziati con i paesi dell’est e la Russia. In sostanza le popolazioni di origine russa nutrono del malcontento per come vengono trattate. Se diventa prioritario risolvere il problema nucleare in Europa occidentale, come in Spagna, Germania e Olanda sarebbe allora necessario risolvere il problema anche in Europa orientale. Ma è urgente - insiste Mosca - aprire negoziati con la Russia. La Nato dal 1945 sarebbe un fallimento perché sul piano militare ha perso tutte le guerre come in Vietnam, Iraq, Libia, Siria e i problemi in medio oriente andrebbero risolti sul piano politico, non su quello militare...
Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, collabora con diverse riviste telematiche tra cui Pressenza, Peacelink, Ildialogo, Unimondo, AgoraVox ed ha ricevuto il premio per l'impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. - Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana - con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa, Antifascismo e Nonviolenza (Mimesis 2017), con Alfonso Navarra, Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti. Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: "Scuola e didattica" - Editrice La Scuola, "Mosaico di Pace", "GAIA" - Ecoistituto del Veneto Alex Langer, "Rivista Anarchica". Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.