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Muore Giovanni Bianchi: il presidente
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Non c'è Itaca per le ACLI tuonò Giovanni Bianchi in uno dei tanti “incontri nazionali di studio”. Non si guarda indietro, ma avanti.
E' venuto a mancare il presidente.
L'ultimo vero presidente riformista delle ACLI. Gli sono succeduti Passuello, Bobba, Olivero, Bottalico che hanno amministrato egregiamente l'ordinario, ma colui che dette l'impronta all'associazione più numerosa d'Italia fu Giovanni.
Successe a Domenico Rosati dal 1987 al 1994. La sua ricca esperienza nelle Acli lombarde gli consentì di approfondire “il solco e la radice”: il cattolicesimo sociale e politico. Di qui il suo richiamo all’esperienza di Luigi Sturzo e alla spiritualità di Giuseppe Dossetti.
Con Bianchi si aprì una “nuova fase costituente”; non per l'associazione ma per il Paese. Già al Congresso di Milano del 1988 sottolineò l’emergere di una nuova cittadinanza sociale, la necessità di nuove regole del gioco per il ricambio dei gruppi dirigenti e per la realizzazione di un’autentica democrazia dell’alternanza. Le Acli nel linguaggio di Bianchi si configurano come “lobby democratica e popolare”.
Gli dobbiamo a lui se adesso nelle Acli tutti i presidenti provinciali, regionali e nazionali e delle associazioni specifiche (me compreso) possono rimanere in carica solo due mandati.
Già presidente del partito popolare italiano, tra Rosa Russo Jervolino e Gerardo Bianco, dopo la caduta della Prima Repubblica ad opera di Mani Pulite che dette il requiem alla Balena Bianca nel 1994, aderì all'invito del grande Mino Martinazzoli di contribuire come “società civile” al rinnovamento della cultura democratico-cristiana. In occasione del I° congresso del PPI indicò la strada dell'alternativa a Silvio Berlusconi e tesse alleanze a sinistra. Il neo segretario Rocco Buttiglione lo propose come presidente del partito, carica che egli accettò e svolse magistralmente dall'estate 1994.
Nel '95 si scontrò con Buttiglione che portò il partito da Silvio Berlusconi. Ulteriore divisione del PPI con Bianchi e Bianco che parteciparono alla costituente dell'Ulivo.
Nel 2001 aderì alla Margherita e venne rieletto per la terza volta. Dopo i tre mandati, come promesso, lasciò la politica e pensò al rinnovamento fondando i circoli Dossetti (eremo e metropoli).
Nel web dei circoli Dossetti troviamo quasi tutti i suoi scritti in modalità gratuita, come era solito fare. Scritti pieni di provocazioni e spiritualità laicale. Tra i tanti consiglio “Dissolvenze renitenti” e “Attraversare mondi”. In quest'ultimo scrisse: “se la globalizzazione è aumento dei contatti e diminuzione delle relazioni, si tratta di recuperare, anzitutto dalla memoria storica, la densità e i fondamenti delle culture che hanno costituito nei secoli le identità popolari. Il vero antidoto nei confronti dei cosiddetti populismi, e in particolare dei sovranismi, consiste infatti nel creare anzitutto un punto di vista che non insegua le steppe della postverità, ma proponga una diagnosi e una pratica politica in grado di includere e di ricostituire comunità condivise”.
I circoli Dossetti sono una fucina che “esalta la politica” e si allontana da coloro che hanno perennemente il ditino puntato senza muover foglia. Tra i tanti “esempi politici” d'ispirazione ve n'è uno “nostrano”: Alexander Langer che per Giovanni Bianchi rappresentò un unicum come viaggiatore inquieto, portatore di speranza, troppo etico. Un po' come lui.
Fu anche presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani e del Cespi di Sesto San Giovanni a dimostrazione che la politica estera ce l'aveva dentro.
Giovanni ci mancherà. Non solo alle Acli. Ma al paese.
Fabio Pipinato

Sono un fisioterapista laureato in scienze politiche. Ho cooperato in Rwanda e Kenya. Sono stato parte della segreteria organizzativa dell'Unip di Rovereto. Come primo direttore di Unimondo ho seguito la comunicazione della campagna Sdebitarsi e coniato il marchio “World Social Forum”. Già presidente di Mandacarù, di Ipsia del trentino (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli) e CTA Trentino (Centro Turistico Acli) sono l'attuale presidente di AcliViaggi. Curo relazioni e piante.