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Mondiali di calcio: spazio ai più piccoli
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Il 19 e 20 giugno il campionato mondiale di calcio 2002 si ferma per un turno di riposo. L'Italia fa le valige e ritorna a casa dopo l'amara sconfitta con la Corea, ma sui campi si gioca in questi giorni una partita importante: Unicef e Fifa hanno dedicato il 19 e 20 giugno alla campagna "Say Yes for Children World Football Day" volta a sensibilizzare i governi mondiali sui diritti dell'infanzia. Questi sono i primi campionati mondiali della storia dedicati a una causa umanitaria - sostiene la FIFA - che comunque è destinataria di una petizione sostenuta da Mani Tese e da Global March against Child Labour (Marcia Globale contro il lavoro minorile) contro lo sfruttamento dei bambini, per garantire salari adeguati agli adulti, controllando effettivamente i meccanismi di produzione dei fornitori di articoli sportivi con marchio FIFA. Intanto, in questi che sono i mondiali opulenti dell'ingiustizia economica globale, molti sono i sostenitori della piccola squadra del Senegal; tra loro Antonio Fantozzi presidente dell'Associazione XOL che dalle pagine di Nigrizia spiega le ragioni del suo tifo per la squadra senegalese che "suo malgrado e senza volerlo, è oggi simbolo di tutti i poveri dell'Africa, e forse di tutti i poveri del mondo, che possono guardarci in faccia con fierezza, finalmente e anche solo per una volta, non più plebi ma popoli ai nostri occhi".
Pubblicato il: 19.06.2002 " Fonte: » Unicef, Fifa, Nigrizia;
" Approfondimento: » Global Express-Febbre Mondiale