www.unimondo.org/Notizie/Migranti-accordo-con-l-Asl-e-voci-da-Lampedusa-55114
Migranti: accordo con l'Asl e voci da Lampedusa
Notizie
Stampa
Il direttore generale dell'Asl n°1 di Agrigento ha annunciato oggi un'intesa con l'associazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (MSF) per migliorare i servizi di assistenza sanitaria a favore degli stranieri che vivono e lavorano nell'area. La legge italiana stabilisce infatti che a tutti gli immigrati - regolari e non - siano garantite le cure mediche, quando necessarie, grazie anche al rilascio di un tesserino STP ("straniero temporaneamente presente"). In base all'accordo, l'Asl metterà a disposizione ambulatori dedicati agli stranieri irregolarmente presenti sul territorio, mentre MSF offrirà gratuitamente la presenza di medici e mediatori culturali per garantire un servizio efficiente. In particolare la collaborazione prevede - oltre all'attività ambulatoriale con visite di medicina generale e preventiva, rilascio tesserino STP, certificazioni mediche, richieste di visite specialistiche e indagini diagnostiche, prescrizioni terapeutiche - iniziative di formazione nei confronti del personale della Asl e un'attenta attività di informazione ed educazione sanitaria a favore delle comunità di stranieri per una corretta fruizione dei servizi.
La collaborazione tra l'ASL e MSF avrà la durata di sei mesi e sarà rinnovabile. Durante questo periodo il progetto potrà essere valutato ed eventualmente modificato in base alle esigenze che emergeranno. Un secondo accordo prevede di affidare agli operatori di MSF, in virtù della loro esperienza nell'assistenza di popolazioni in fuga e nel campo della medicina tropicale, il compito di coadiuvare l'Asl nell'erogazione dei servizi di assistenza medica e umanitaria agli stranieri che sbarcano sulle coste agrigentine. "Negli ultimi anni MSF ha già collaborato con altre Asl italiane sempre con ottimi risultati. Siamo particolarmente felici delle opportunità che si aprono grazie a questa nuova intesa con l'Asl di Agrigento: le nostre èquipe hanno infatti riscontrato nell'area la presenza di un numero significativo di stranieri. Qui la popolazione immigrata, composta prevalentemente da uomini, ma anche da donne e bambini, viene spesso impiegata in faticosi lavori agricoli ed ha grandi difficoltà ad accedere alle cure mediche di base" ha spiegato Giulia Binazzi, Responsabile dei Progetti di Medici Senza Frontiere in Sicilia.
Intanto Lampedusa conferma la sua vocazione di zona franca, dove i diritti, la legalità, il rispetto delle istituzioni democratiche di questo paese, sono soltanto degli echi che non riescono ad arrivare qui, ultima provincia dell'impero. Questo è il commento del presidio democratico dell'Arci che racconta della situazione sull'isola. Alla deputata Elettra Deiana è stato inizialmente negato l'ingresso al Centro di permanenza temporanea, da un vice questore, che asseriva la necessità di una autorizzazione da parte del prefetto di Agrigento.
Alla richiesta della deputata, di poter avere accesso agli uffici per mettersi in contatto con il prefetto, il funzionario ha risposto di non conoscere il numero di telefono e di non potere di certo farle usare il suo telefonino, chiudendole il cancello in faccia. Il funzionario non riconoscendo il ruolo ispettivo dei parlamentari, ha anche chiesto alla deputata il partito di appartenenza.
"Abbiamo allora, rintracciato il numero della segreteria del prefetto, e dopo un'ora e mezza di tira e molla, i cancelli si sono aperti permettendo l'accesso alla deputata ed ad Hassan Maamri del presidio dell'Arci. La Deiana ha dichiarato che le condizioni già gravi, riscontrate un anno fa, hanno subito un ulteriore peggioramento rendendo questo luogo sempre più simile ad uno zoo, con gli uomini in gabbia, controllati da un numero sempre maggiore di poliziotti. Oltre 40 poliziotti sono da poco arrivati da Palermo dimostrando l'ulteriore militarizzazione del campo. Non erano presenti all'interno del centro i rappresentanti dell'ente gestore, la Misericordia. La sporcizia regna sovrana, rimane tutto o quasi immutato, se non peggiorato dalle ultime ispezioni, come le docce senza porte che continuano ad erogano acqua salata ed i servizi igienici inutilizzabili" raccontano dal presidio Arci.
Tra le circa duecento persone recluse, sono stati visti 8 minori, tra di loro anche dei quattordicenni. "Si è fatta un'assemblea con i migranti ed è emersa anche la costante pressione della polizia, impedendo così di fatto di poter fare esprimere liberamente i detenuti". Alcuni di loro sono richiusi da 45 giorni, altri anche da 20 o 30 giorni. "Vistosamente in contrasto con i fogli informativi affissi nei muri del campo, che descrivono questo luogo, come centro di accoglienza. Sulla denominazione corretta è scaturita la solita confusione dei funzionari, tra centro di prima assistenza e soccorso e centro di permanenza temporanea" precisano dal presidio Arci. "Questa confusione tende a rendere possibile l'azzardo giuridico, alla roulette è affidato così il compito di notificare degli atti alle persone trattenute, come i decreti di respingimento alla frontiera seguiti da quelli di trattenimento. Ovviamente nessuna documentazione è stata fornita su questo. 3 sudanesi ed 1 palestinese, hanno espresso la volontà di accedere allo status di rifugiato, il gruppo dei palestinesi ha chiesto informazioni sulla protezione umanitaria. Erano presenti anche egiziani, tunisini, siriani. Appena conclusa l'ispezione alle 16:40 è arrivata al porto nuovo una motovedetta della Guardia Costiera, con 10 maghrebini a bordo".
Oggi, martedì 6 settembre a 40 miglia da Linosa è stata avvistata un'imbarcazione. Trasbordati i migranti su una motovedetta, attorno alle 14:00, sono scesi in 21 al molo del porto nuovo. Del gruppetto fanno parte sette donne ed anche un bambino di due anni, che dopo la traversata del mediterraneo, avrà sicuramente bisogno di assistenza specifica. Il gruppo è composta da sudanesi, somali,nigeriani.
Domani l'ingresso al cpt del senatore Gianfranco Pagliaruolo permetterà di conoscere le procedure messe in atto per tutelare gli interessi minore e provvedere nel caso sia accompagnato, al mantenimento dell'unità familiare.[AT]