Mercato e Democrazia

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"Il festival dell'economia come antidoto alla paura"
(Lorenzo Dellai, Presidente della Provincia Autonoma di Trento)

Una terra che sa stupire. Il territorio che, secondo l'Espresso, ha saputo sperimentare buone politiche per l'interazione tra "mondi diversi" sta preparando il terzo Festival dell'Economia: "Mercato e Democrazia". Dal 29 maggio al 2 giugno spazierà su quattro continenti: Africa, America Latina, Asia ed Europa riunendoli in una rete mondiale delle donne per la solidarietà.

Economisti, giuristi, imprenditori, politici, scrittori, opinionisti da ogni dove si confronteranno su un'agenda che riguarda il lavoro, la politica, la giustizia, l'istruzione, la solidarietà, le questioni etiche ed etniche, l'amministrazione pubblica, la governance delle imprese, l'integrazione sociale, i diritti e la meritocrazia. Insomma, un evento che ci aiuta a "stare al mondo".

Anche le due precedenti edizioni sembravano pensate per l'Italia multietnica: "Ricchezza e povertà" e "Capitale umano, capitale sociale". Ve le siete perse? Don't worry. Internet trabocca di contenuti, video, confronti, forum e relazioni.

Ma partecipare è tutt'altra cosa. La città alpina si trasforma. Ogni angolo diventa discussione, confronto, conoscenza ed interazione. Un'Atene di decine di migliaia di persone che affollano eventi e proposte. Anche proteste. Alcuni hanno utilizzato l'agorà per pubblicizzare le politiche "contro". Il festival ha risposto con proposte "per".

Alcuni nomi della kermesse culturale dei "si". Luisa Diogo - Primo Ministro del Mozambico; Paul Krugman - Università di Princeton ed editorialista del "New York Times"; Paul Collier - Università di Oxford; Benjamin Friedman - Università di Harvard; Egor Gaidar - già Primo Ministro russo nel 1992 sotto il governo di Boris Eltsin; John Lloyd - Financial Times. In casa giocheranno Mario Monti, Guido Rossi, Francesco Giavazzi, Luciano Gallino, Sergio Marchionne, Piercamillo Davigo.

Arriviamo al tema. Il signor Livio, costruttore edile, per il suo cantiere può scegliere Luca, figlio del dirimpettaio di pianerottolo o Muhammed di un altro paese. Livio conosce e riconosce i diritti del suo lavoratore. Tra i due potrebbe nascere anche una certa empatia che svanisce presto se il muro che andranno ad edificare non sarà in bolla e a piombo.

Anche Luisa, moglie di Livio, esercita potere. Al mercato sceglie il caffè che più le grada o il pizzicagnolo di fiducia. Entrambi i coniugi votano quasi ogni giorno e decidono se l'Italia sarà multietnica o monocolore, se sarà la borsa del caffè o quella del the a prevalere. Utilizzano la democrazia nel mercato.
Forse anche per questo, per dirla con Tito Boeri, che non si vedono in giro democrazie senza mercati. Possono anche esservi regimi autoritari con mercati ma alla lunga sembrano non godere di buona salute.

I coniugi, infatti, non tollerano una "mano pubblica" troppo pesante che mantenga un lavoratore che non lavora o che imponga un caffè piuttosto che un'altro. Ma anche la "mano invisibile" che autoregolamenta il mercato sembra non diffondere benessere ai più. Per il Nobel Stiglitz servono politiche eque che equilibri le esternalità negative prodotte dalle corporations. Una mano leggera che aiuti le imprese nell'attenzione verso l'ambiente, alle componenti sociali del proprio contesto, vigile sulle proprie risorse umane ed artefice di produzioni ecosostenibili. Processi che faticano più in quei territori che sono stati "privati del privato" e che oggi plaudono all'economia di mercato ma non parimenti alla democrazia.

Fabio Pipinato

FREE AND GREEN FESTIVAL

Un festival "eco-compatibile". Gratis le biciclette da cavalcare per le ciclabili. Le macchine elettriche trasporteranno i materiali mentre i più andranno a piedi seguendo sentieri culturali. Ovunque contenitori per la raccolta differenziata ed ai tavoli conferenze l'acqua del sindaco servita in brocche e bicchieri di vetro. Via la plastica e utilizzati cibi locali e di stagione. "Trento per Kioto" servirà l'energia per illuminare piazza Duomo con pannelli fotovoltaici. Il "Festival senza barriere" stamperà il programma in braille mentre l'audio sarà on line su www.festivaleconomia.it. Web 3?. I giornalisti saranno muniti di chiavette USB e PC. Per favore, restituite i secondi. Le relazioni saranno tradotte in inglese e dopo 6 ore e divulgate on line. La Web tv permetterà ai "non convenuti" di seguire l'evento; i "ritardatari" si accontenteranno dei maxi schermi; i "puntuali" avranno posto a sedere. Se lo meritano. Gli infopoint, in città, forniranno aggiornamenti e informazioni non previsti nei stampati di carta reciclata. Da non perdere la libreria del Festival, l'angolo dell'umorismo, i film e spettacoli dal mondo. Converranno trenta universitari da diversi atenei italiani ed altrettante donne da quattro continenti. Un territorio che fa rete. Quasi dimenticavo: ingresso libero e gratuito.

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