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Legambiente: più interventi antismog e comuni per rinnovabili
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"Bene la domenica, ma ora è necessario pensare subito al lunedì". Cosi Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, ha commentaro il blocco delle auto di ieri nella pianura padana. "Questo blocco ha ribadito l'esigenza di un intervento antismog che coinvolga non solo i sindaci e le Regioni, ma anche le istituzioni nazionali, il Governo. Per far si che questo stop al traffico deciso dalla Regioni settentrionali non diventi la solita, inutile giornata di chiacchiere e buone intenzioni bisogna lavorare da subito per realizzare quelle azioni capaci di abbattere non solo le polveri sottili e i connessi rischi sanitari, ma in grado anche di affrontare a fondo il problema della congestione delle aree urbane". In base a un sondaggio Legambiente - Ipr Marketing il blocco deciso da diverse regioni ha trovato il consenso degli italiani: più di 8 su dieci hanno infatti sostenuto che l'iniziativa è giusta.
"La percezione che gli italiani hanno dell'emergenza smog - spiega Antonio Noto, direttore dell'Istituto IPR Marketing - raggiunge percentuali elevatissime nelle diverse aree geografiche del nostro paese, segno che si tratta di una reale e condivisa priorità. Merita una sottolineatura il fatto che il 70% (con punte del 74% nel centro-sud-isole) sia a favore di un blocco totale delle auto, compresi gli innovativi modelli euro4. Va però considerato che tale dato manifesta la scarsa informazione che hanno i cittadini sull'ecologia delle auto euro 4, percepite appunto quasi come vetture a inquinamento zero. Infatti il 46% degli italiani ritiene che se tutti acquistassero una automobile euro 4 l'emergenza inquinamento scomparirebbe, il che non è vero".
Ma tornando alle azioni che l'associazione ambientalista si aspetta da lunedì, al primo posto - secondo Legambiente - c'è l'esigenza di un piano nazionale che renda la ristrutturazione e la riorganizzazione della mobilità urbana la prima grande opera pubblica del Paese. Potenziamento del trasporto pubblico e della rete ferroviaria locale e metropolitana, promozione della mobilità sostenibile, interventi che disincentivino il trasporto privato e favoriscano quello collettivo, piste ciclabili, zone a traffico limitato, isole pedonali: sono solo alcuni degli interventi più urgenti promossi da Legambiente.
"Inoltre - aggiunge Della Seta - è necessario attribuire a un bene così limitato - lo spazio urbano - un valore di mercato adeguato, seguendo l'esempio delle altre grandi città europee che hanno applicato un ticket alle automobili che vogliono accedere a vaste aree della città. Londra e Stoccolma, ad esempio, in questo modo hanno ottenuto un 30% di diminuzione del traffico urbano e dell'inquinamento, un notevole miglioramento dell'efficienza del trasporto pubblico e, nello stesso tempo, hanno incamerato cifre non indifferenti di denaro da reinvestire nel trasporto pubblico. Un ciclo virtuoso che da noi stenta ad essere avviato".
Intanto Legambiente ha presentato la seconda edizione di "Rinnovabili 2007", una mappatura delle fonti energetiche pulite nel territorio italiano. Varese Ligure (Sp), Selva di Val Gardena (Bz), Maratea (Pz), Cirigliano (Mt), Lecce, Napoli, Lagundo (Bz). Sono questi i comuni premiati dal rapporto di Legambiente. Sui 1.262 comuni che hanno investito nelle rinnovabili, la distribuzione delle fonti è molto diversificata in base alle caratteristiche e alla qualità dei territori. L'obiettivo dell'indagine di Legambiente, realizzata con un questionario inviato agli oltre 8mila comuni italiani, è proprio quello di capire il processo di diffusione che stanno avendo sul territorio italiano le "nuove" rinnovabili, che rappresentano la migliore opportunità per una generazione energetica distribuita. Hanno, infatti, le potenzialità per far crescere la produzione di energia elettrica pulita dall'attuale 16% al 25% entro il 2011 come previsto dalla direttiva europea e dallo stesso programma del governo.
Nel nostro Paese, i migliori risultati e le esperienze più innovative si registrano più spesso nei piccoli comuni. Non a caso, il premio Comuni rinnovabili, a partire da quest'anno, è intitolato a Maurizio Caranza, il vicesindaco del Comune di Varese Ligure, recentemente scomparso che, da autentico pioniere, ha svolto un ruolo fondamentale per coloro che guardavano con ottimismo alle fonti rinnovabili. E proprio Varese Ligure è il comune vincitore della nuova categoria della ricerca di Legambiente, quella dei Comuni 100% rinnovabili, che premia non tanto la capacità di produrre energia in surplus (come già oggi avviene per centinaia di comuni grazie a impianti idroelettrici, eolici, geotermici) quanto quella di saper utilizzare più fonti in una direzione di reale innovazione energetica. [GB]