Legambiente: 'Caro Babbo Natale portaci energia pulita e non nucleare'

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"Per favore portaci un po’ di energia pulita e tieni lontano il nucleare. Regalaci l’inserimento dei reati ambientali nel codice penale". Comincia così la lettera che Legambiente ha scritto ieri a Babbo Natale nella quale l'associazione chiede "qualche regalino per affrontare l’anno nuovo con rinnovata energia e maggiore ottimismo".

"Ci piacerebbe tanto, per prima cosa - dice la lettera dell’associazione - che i reati ambientali venissero finalmente inseriti nel codice penale, per proteggere come si deve il nostro territorio, la nostra salute e anche i nostri soldi. Per questo vorremmo, inoltre, che le intercettazioni telefoniche e ambientali degli ecomafiosi rimanessero ascoltabili dalla magistratura e dalle forze dell’ordine".

Consapevole della crisi, Legambiente non chiede troppe cose: "Caro Babbo Natale, fai quello che puoi - prosegue la lettera -. Apprezzeremmo molto una buona raccolta differenziata porta a porta per uscire dall’emergenza rifiuti che ciclicamente si ripropone, dalle strade piene di sacchetti, dalle discariche troppo piene. Portaci anche, per favore, un po’ di energia pulita: fai ripristinare l’incentivo del 55% per le rinnovabili e per gli interventi di risparmio energetico. Te ne saremmo veramente grati, insieme a tutti i cittadini che vogliono fare la loro parte contro lo spreco, le emissioni di CO2 e il mutamento climatico. Soprattutto, caro Babbo Natale, liberaci dal nucleare e dalle sue scorie radioattive".

Tra le richieste di Legambiente anche la "Terza conferenza delle aree protette" e una strategia di difesa dell’orso, specie simbolo della biodiversità del nostro Paese; più investimenti per i treni pendolari e la mobilità pubblica; meno auto in città per un’aria più pulita.

La scorsa settimana Legambiente ha sottolineato infatti che "in 8 anni finanziamenti per le aree protette sono più che dimezzati". Per Legambiente, il mondo dei parchi può e deve fare la sua parte per il rilancio dell’economia italiana. Al riguardo l’associazione ambientalista ha organizzato a Roma, un incontro tra amministratori delle aree protette, sindaci, imprenditori, operatori turistici, ricercatori, ambientalisti, rappresentanti del mondo agricolo, venatorio e della pesca, parlamentari e rappresentanti delle Regioni, degli enti locali e del governo. Per fare il punto sulle idee, le iniziative e l’economia delle aree protette, 17 anni dopo la legge quadro 394/91 che consentì negli anni Novanta la svolta espansiva. "Un’espansione che, dopo anni di successi e buone pratiche di sviluppo locale e conservazione della natura con un diffuso consenso sul territorio, ora sembra registrare una battuta d’arresto" - sottolineava Legambiente.

Sulla richiesta per maggiori investimenti per i treni pendolari e la mobilità pubblica Legambiente ha lanciato nei mesi scorsi "Pendolaria 2009", la terza edizione della campagna che difende il diritto alla mobilità dei cittadini pendolar che chiede nuovi treni, più numerosi e puntuali, carrozze più pulite e non sovraffollate, servizi migliori nelle stazioni, maggiori informazioni ai viaggiatori, collegamenti e tariffe che ottimizzino gli spostamenti quotidiani riducendo il bisogno del mezzo privato.

E per difendere la scelta non-nucleare del nostro Paese e denunciare la disinformazione promossa dal Govern Berlusconi sulle presunte opportunità che il ritorno all'energia nucleare garantirebbe al nostro Paese Legambiente ha lanciato la mobilitazione nazionale "Per il clima contro il nucleare" per promuovere un sistema energetico moderno, pulito e sicuro. Legambiente sta inoltre promuovendo 'Sito denuclearizzato, una campagna a sostegno dell’accordo europeo "20-20-20" per la lotta ai cambiamenti climatici e contro l’inutile e dannoso programma nucleare proposto dal Governo, chiedendo di dichiarare denuclearizzati un milione di siti internet e blog. [GB]

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