Le mine e la tregua olimpica

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Le Olimpiadi possono fungere da trampolino per iniziative di pace: questo è il pensiero alla base delle attività della Tregua Olimpica dichiarata dalle istituzioni che ospiteranno i Giochi invernali di Torino 2006 ed in particolare del progetto di solidarietà con Sarajevo, città olimpica devastata dalla guerra, promosso dalla Campagna Italiana contro le Mine e finanziato da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino.

Il progetto prevede la bonifica di parte dell'ex comprensorio olimpico di Sarajevo dalle mine e ordigni inesplosi che ancora lo infestano a dieci anni dalla cessazione delle ostilità in Bosnia - Erzegovina. Con questo intervento, affidato ad una organizzazione non governativa italiana che si avvale di sminatori appartenenti alle tre etnie che popolano il Paese, si intende restituire all'uso produttivo e alla convivenza civile un'area montana di grande pregio naturalistico e potenziale economico.

"Eliminare il terrore quotidiano che le mine ancora causano per la popolazione civile di Sarajevo significa contribuire a cancellare la pesante eredità della guerra, ricostruire il tessuto sociale lacerato, creare nuove opportunità economiche in un Paese afflitto da altissimi livelli di disoccupazione: un bel gesto di solidarietà olimpica, destinato a dare frutti nel tempo," dichiara Jody Williams, che fu tra i fondatori della Campagna Internazionale per la messa al bando delle mine, insignita nel 1997 del Premio Nobel per la Pace.

La Campagna Italiana contro le Mine dal 1993 è impegnata nella lotta contro le mine antipersona ed i loro devastanti effetti umanitari, sociali ed economici sulle popolazioni colpite. A questo scopo promuove la messa al bando di questi ordigni, veglia sull'effettivo rispetto della proibizione del loro uso, produzione e stoccaggio e promuove, attraverso iniziative di informazione e sensibilizzazione di istituzioni e opinione pubblica, programmi di bonifica, educazione al rischio mine e assistenza alle vittime.

Fonte: Campagna Mine

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