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Le madri di Tiananmen chiedono giustizia
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Tredici anni fa, il 4 giugno 1989, il governo cinese ordinò all'esercito di aprire il fuoco su migliaia di persone che manifestavano pacificamente nella Piazza Tiananmen. Fu una strage. Amnesty International denuncia che non è ancora stata fatta giustizia per quei tragici fatti e almeno 195 persone sono ancora in carcere. Tra i detenuti - ricorda Amnesty International - alcuni sono in prigione solo perché chiedevano una revisione del 'verdetto' ufficiale relativo alle proteste. Le Madri di Tiananmen da tempo sollecitano risarcimenti governativi per le vittime della violenza e i nomi di alcune di esse sono stati sottoposti all'attenzione della commissione selezionatrice per il Premio Nobel per la Pace di quest'anno. Con una petizione via internet esse chiedono al Parlamento cinese un processo contro il presidente Li Peng, ritenuto il "maggior responsabile" della repressione del 4 giugno 1989. In una lettera aperta inviata da 114 familiari delle vittime ai deputati si afferma: "Le ferite non si saneranno e la Cina non uscirà dall'oscurità per godere di una moderna civiltà fino a quando non sarà condotta un'inchiesta pubblica sul massacro di Tiananmen".
Pubblicato il: 01.06.2002
" Fonte: » Amnesty International, Human Rights in Cina, Misna;