La difficile situazione dei rifugiati afgani

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Il governo provvisorio afgano e l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per I Rifugiati (UNHCR) hanno stabilito il 24 gennaio a Kabul un accordo per l'assistenza e il rimpatrio di centinaia di migliaia di afgani. Saranno previsti piani per il trasporto transfrontaliero dal Pakistan e dall'Iran e per il reinserimento degli sfollati nelle loro comunità di origine. L'accordo prevede anche la garanzia di amnistia per quanti ritornano. La situazione dei rifugiati al momento è drammatica e Farhat Rehman, responsabile progetto AIFO a Peshawar in Pakistan con angoscia denuncia "i più colpiti sono in genere le donne, i disabili, i bambini, ma la situazione al confine e nei campi è assolutamente impossibile da spiegare. E' difficile credere che siano ancora vivi, non capisco come facciano ad essere ancora vivi". Medici Senza Frontiere (MSF) ha registrato un sostanziale incremento del numero di bambini gravemente malnutriti in arrivo ai centri nutrizionali dislocati nella provincia di Faryab. Il peggioramento della crisi alimentare nel nord dell'Afganistan, spiega Malik Allaouna, capo-missione di MSF a Mazar-I-Shariff è attribuibile all'inadeguata distribuzione di cibo, che è insufficiente e non raggiunge le fasce più vulnerabili di popolazione.
Pubblicato il: 26.01.2002
" Fonte: » UNHCR, Medici senza Frontiere, AIFO, Peacelink;
" Approfondimento: » Dossier Crisi Globale;

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