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La crisi idrica vista dagli ambientalisti
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L'emergenza acqua e i piani che il Governo sta varando contro la siccità vedono in questi giorni interventi propositivi e critici da parte delle associazioni ambientaliste italiane. Il Comitato italiano per il contratto dell'acqua e Cipsi sono intervenuti sul problema denunciando la logica degli interventi governativi che "continuano nella linea degli interventi d'emergenza e paradossalmente puntano a dare risposte emergenziali a sostegno dell'agricoltura che, insieme all'industria, è fra i maggiori consumatori ed utilizzatori delle riserve di acqua disponibili proprio nelle regioni a più alta crisi idrica". Il Wwf tramite il portavoce Fulco Pratesi ha scritto al Presidente Silvio Berlusconi e ai ministri competenti perchè si faccia la mappa degli sprechi, considerando che l'Italia è al primo posto nell'Unione Europea per prelievo d'acqua procapite, con 980 metri cubi all'anno per ciascun abitante. Legambiente ricorda che in Italia sono già 170 i soggetti istituzionali ordinariamente preposti alla gestione delle risorse idriche nazionali e critica la super struttura emergenziale prevista dall'esecutivo sostenendo che così facendo "il Governo proclama l'emergenza al quadrato, mentre una legge ordinaria come la legge Galli, che avrebbe dovuto razionalizzare l'uso dell'acqua nel nostro paese, è ancora disattesa soprattutto nelle regioni più colpite dalla siccità".
Pubblicato il: 19.07.2002 " Fonte: » Cipsi, WWF, Legambiente Senato, Corpo forestale, Governo Italiano ;