La campagna #lanterneVerdi per fermare il “naufragio di civiltà”

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Fermo immagine: Youtube.com

Di fronte a un’Europa che sta vivendo alle proprie frontiere quello che Papa Francesco ha appena definito a Lesbo un “naufragio di civiltà” e che si accinge a festeggiare il Natale, Save the Children rilancia con un video l’iniziativa #lanterneVerdi per chiedere ai Paesi membri di dare protezione e rifugio ai migranti che si trovano al freddo e chiedono aiuto all’Europa. 

Per rilanciare questo appello, Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, riedita la favola de “La piccola fiammiferaia”, un racconto familiare dal finale amaro già scritto, trasformandolo in un appello urgente a tutti per cambiarne insieme l’epilogo.

Un “pugno allo stomaco” diffuso oggi sui canali social dall’Organizzazione per rilanciare con ancora più forza l’iniziativa #lanterneVerdi. Una mobilitazione generale che vede insieme, tra gli altri, il quotidiano Avvenire, il settimanale l’Espresso, Save the Children Italia, programmi tv come Propaganda Live di La7, tantissime persone, associazioni, realtà di impegno e solidarietà, e che invita tutti ad accendere negli uffici, nei negozi, nella propria casa, e ora sugli alberi di Natale e nei presepi, una lanterna verde, per chiedere all’Europa di proteggere e non respingere chi fugge da guerra e povertà.

Vogliamo dire insieme da che parte stiamo e opporci all’escalation in atto alle frontiere dell'Unione Europea. Basti pensare a ciò che sta succedendo al confine fra Bielorussia e UE, dove migranti e rifugiati, tra cui diversi minori soli o con le loro famiglie, sono bloccati in campi di fortuna e lottano contro ipotermia e fame. In queste settimane hanno dovuto affrontare respingimenti crudeli e violenze da parte delle guardie di frontiera, almeno un ragazzo e un bambino, oltre a una donna incinta, hanno perso la vita, mentre i rapporti delle organizzazioni locali suggeriscono che altre morti sarebbero avvenute nella foresta al confine. È inaccettabile che la vita dei bambini e delle loro famiglie venga utilizzata come merce di scambio. Trascurare la vulnerabilità e i pericoli affrontati in frontiera e negare loro i diritti non fornisce alcuna soluzione. Al contrario, porta a violenze, abusi e morti,” ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children. “Ai confini dell’UE si sta decidendo il futuro dei principi fondanti dell’Unione europea, che è nata sul rispetto dei diritti umani e che oggi – come ha ricordato Papa Francesco, sta vivendo invece un “naufragio di civiltà”. Non possiamo permettere che questo accada e dobbiamo tornare a essere umani e chiedere a gran voce che l’Europa ritrovi le sue radici e applichi politiche di accoglienza e non di respingimento e chiusura”...

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