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La Serbia e la soia transgenica
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Mentre una delegazione europea di organizzazioni ambientaliste, contadine e di consumatori consegnava il 14 ottobre scorso a Franz Fischler, commissario europeo all'Agricoltura e David Byrne commissario per la tutela dei consumatori, la petizione "Salvate i nostri semi" per chiedere che la nuova direttiva europea sulle sementi garantisca che i semi venduti e piantati in Europa siano Ogm free, si viene a sapere che dal gennaio al settembre 2002 la Serbia avrebbe importato 89210 tonnellate di soia geneticamente modificata. I Paesi di provenienza sarebbero Argentina (47061 tonnellate), Brasile (31472 tonnellate), Olanda, Germania, Austria e Romania (per un totale di 10677 tonnellate). Gli importatori si giustificano ammettendo che la soia Ogm avrebbe un prezzo significativamente più basso rispetto ai prodotti non modificati geneticamente. L'Osservatorio sui Balcani, riportando la notizia, riferisce che in questi giorni, anche alla luce delle recenti elezioni Presidenziali, il coordinatore dell'ONG 'Hrast', Jordan Aleksic, è intervenuto sul quotidiano Danas per fare un quadro sulla situazione dell'ambiente in Serbia. "Ebbene nessuno dei due candidati principali, Labus e Kostunica, ha affrontato la questione dell'ecologia nei propri programmi elettorali", ha chiarito Aleksic, "e questo dimostra come la questione sia marginalizzata nella Serbia di oggi". Secondo quest'ultimo inoltre, un'attenzione rispetto ai problemi ambientali è fondamentale per concepire uno sviluppo del Paese, soprattutto in seguito alle catastrofi ambientali subite negli ultimi anni, prima fra tutte quella causata dal bombardamento della NATO nel 1999.
Pubblicato il: 26.10.2002 " Fonte: » Greenpeace, Osservatorio sui Balcani;
" Approfondimento: » Guida ai prodotti Ogm free, Vas- Progetto CO.L.CO. COntrolla iL COntrollore ;