LAV: Palio di Asti è da abolire, nella finale 2002 drogati 7 cavalli su 9

Stampa

"Il Palio di Asti deve essere abolito, il Sindaco della città, responsabile del benessere degli animali, si dimetta": queste le richieste della LAV alla notizia che sette dei nove cavalli che hanno corso la finale del Palio di Asti dello scorso anno erano drogati, secondo quanto accertato dal Nas dei Carabinieri. I proprietari degli animali sono stati denunciati alla magistratura per violazione dell'articolo 727 del Codice penale: maltrattamento di animali. A causa di questo Palio, dal 2000 ad Asti sono morti otto cavalli, di cui due nel Palio di quest'anno, nove i fantini rimasti feriti nelle ultime due edizioni: una mattanza certamente non dettata dalla fatalità ma con evidenti responsabilità da parte di organizzatori, Amministrazione Comunale e Servizio Veterinario Asl.

"Chiediamo al ministro della Salute Girolamo Sirchia e al ministro delle Politiche Agricole Giovanni Alemanno di emettere un provvedimento urgente che vieti le corse di equidi organizzate al di fuori degli ippodromi riconosciuti dall'Unire - dichiara Mauro Bottigelli, responsabile nazionale LAV settore Palii e Feste con animali - Finalmente sta venendo a galla la verità sugli orrori commessi in queste manifestazioni, e non dimentichiamo il Palio di Siena con 47 cavalli morti dal 1970 ad oggi, ma se non fosse per le denunce della LAV e per l'intervento del Nas dei Carabinieri lo scandalo dei cavalli drogati non sarebbe stato smascherato, così come solo grazie alla nostra insistenza si è saputo che all'ultimo Palio di Asti è morto anche un secondo cavallo. Ora devono essere accertate le responsabilità del Servizio Veterinario pubblico, che non può e non poteva non conoscere fatti così gravi".

"A nulla servirà il tentativo del Sindaco di Asti, che solo adesso e tardivamente ammette la non idoneità dell'area cittadina in cui si corre il Palio, di trasferire la corsa in un'altra piazza: nessuna piazza cittadina, a cominciare da quella di Siena, è adatta ad accogliere corse di galoppo - prosegue Mauro Bottigelli - L'intenzione del Sindaco è solo un palliativo ma conferma le responsabilità degli organizzatori della manifestazione".

Contro il maltrattamento dei cavalli e per il loro riconoscimento come "animali d'affezione", al pari di cani e gatti, sabato 18 e domenica 19 ottobre la LAV sarà in 300 piazze d'Italia per chiedere ai cittadini di firmare la petizione a sostegno della propria Proposta di Legge che prevede:

- il divieto di effettuare corse fuori dagli ippodromi riconosciuti dall'Unire; il divieto di utilizzo dei cavalli in spettacoli o manifestazioni contrarie alla dignità dell'animale ed in esperimenti, compresi quelli di clonazione;

- il divieto di doping, doma e addestramenti coercitivi;

- l'abolizione dell'uso di frustino o nerbo, pungoli o puntali, speroni ed imboccature che producano o possano produrre lesioni o sofferenze;

- il divieto di macellazione dei cavalli, di vendita e di consumo delle loro carni;

- norme sugli spazi necessari, tali da poter garantire ai cavalli di muoversi, girarsi e sdraiarsi, e le condizioni dovute per il loro mantenimento;

- la creazione di un Registro Anagrafico dei cavalli;

- l'istituzione di pensionati pubblici per i cavalli a fine carriera e un Fondo per il loro mantenimento;

- l'istituzione di una Commissione tecnica per la tutela del cavallo, costituita anche da rappresentanti delle maggiori associazioni per la tutela degli animali, con compiti di vigilanza sull'attuazione della legge.

Le sanzioni previste da questa Proposta di Legge, sono: reclusione da tre mesi a tre anni e multa da 3.000,00 a 50.000,00 euro per corse effettuate fuori dagli ippodromi riconosciuti dall'Unire, con pena aumentata se il fatto è commesso da un componente dell'Unire, del Coni, da chi esercita una professione sanitaria o da un allevatore; pena aumentata anche se dal fatto deriva un danno per la salute dell'animale o se il fatto è commesso nei confronti di cavalli destinati ad attività agonistiche, sportive o ludiche. Sanzione amministrativa da 2.000,00 a 50.000,00 per chi viola le altre disposizioni della legge.

Sabato 18 e domenica 19 ottobre i cittadini avranno la possibilità di compiere un'azione concreta affinché i cavalli non muoiano più nei palii e negli ippodromi, non siano maltrattati o sottoposti ad addestramenti coercitivi, utilizzati in esperimenti e destinati al macello, consueta tappa finale per animali considerati, a torto, di serie C. Maggiori informazioni su questa campagna saranno disponibili, a partire da ottobre, sul portale LAV www.infolav.org e al numero della Sede nazionale 064461325.

Ultime notizie

Eventi estremi e povertà

11 Novembre 2025
La povertà è un problema socioeconomico profondamente interconnesso con la crisi climatica. (Alessandro Graziadei)

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

10 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Una vi(t)a semplice

10 Novembre 2025
Il progetto "L’ovale storto" racconta le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

Cosa vogliono gli africani dalla COP30

09 Novembre 2025
Invece di continuare ad aspettare gli aiuti, l'Africa sta cercando di mobilitare investimenti nella sua transizione verde. (Other News)

I Partigiani della Pace

08 Novembre 2025
I Partigiani della Pace: testimoni e costruttori di un futuro possibile. (Laura Tussi)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad