www.unimondo.org/Notizie/L-ombra-dei-brogli-sul-ballottaggio-turco-239618
L’ombra dei brogli sul ballottaggio turco
Notizie
Stampa

Foto: Meriç Dağlı da Unsplash.com
Già all’indomani della chiusura delle urne in Turchia, il processo elettorale è stato definito “poco trasparente” dalla missione di osservazione congiunta dell’Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (ODIHR) dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), della sua Assemblea Parlamentare (OSCE AP) e di quella del Consiglio d’Europa (RITMO). “Mi dispiace notare che il lavoro dell’amministrazione elettorale è stato privo di trasparenza, così come la schiacciante parzialità dei media pubblici e le limitazioni alla libertà di parola”, ha dichiarato l’ambasciatore norvegese Jan Petersen, a capo della missione dell’ODIHR, nel corso di una conferenza stampa tenutasi lunedì 15 maggio ad Ankara.
Si chiudeva così una nottata di risse nei seggi elettorali, accuse di brogli da parte dell’opposizione, richieste di riconteggio dei voti e, soprattutto, enormi ritardi nella registrazione dei voti da parte del Consiglio Elettorale Supremo (YSK). Le cui decisioni sono state definite dalla missione di osservatori internazionali come “non sufficientemente motivate”. Davanti alla sede del YSK ad Ankara, la notte di martedì 16 maggio, è stato peraltro arrestato un gruppo di persone che tenevano una “veglia per la democrazia”...