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L'ecoturismo per difendere i boscimani
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Per creare riserve ecologiche per i turisti, il governo del Botswana sta deportando i nativi del deserto del Kalahari. Ora i boscimani hanno deciso di portare il governo del Botswana davanti ad una corte di giustizia. E' possibile fare pressione via e-mail al governo del Botswana. La vicenda dei boscimani toglie la maschera a un falso ecoturismo, che per offrire "oasi naturali" ai turisti non si fa scrupolo di violare i diritti delle popolazioni locali. L'Ecoturism Society americana ha definito l'ecoturismo come " un modo responsabile di viaggiare in aree naturali che conserva l'ambiente e sostiene il benessere delle popolazioni locali". L'ONU ha dichiarato il 2002 "anno internazionale dell'ecoturismo", organizzando un congresso mondiale in Quebec (Canada) dal 19 al 22 maggio, ma molte ONG hanno denunciato le pratiche di "green washing" (vernice verde) messe in atto dall'industria del turismo. Ed ecco che il turismo responsabile diventa alternativa valida che propone veri itinerari turistici nei progetti di cooperazione allo sviluppo per chi desidera conoscere la realtà del "Sud" con un occhio diverso da quello del turista "tutto compreso". Tra i promotori troviamo Viaggi solidali che raccoglie proposte di varie ONG e l'Ass. Nazionale Italiana che, oltre a mettere in rete numerose organizzazioni italiane, propone una campagna di boicottaggio del turismo in Birmania.
Pubblicato il: 02.04.2002
" Fonte: » Survival Intenational, Volontari per lo Sviluppo, Viaggi e Miraggi, Onu Italia, Mondo Aperto; " Approfondimento: » Tures, Ass. Tremembè, Aifo, Pindorama, Ass. Koiba;