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L'anno in cui andranno a casa
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Dal caldissimo agosto di Camp Casey, alcune straordinarie azioni popolari si sono tenute in tutto il paese. Le persone cominciano a parlare ed il Congresso ha cominciato a mettere sotto accusa il regime neofascista e criminale che ha tentato di imporsi negli Usa. Da Camp Casey a Katrina, dall'uso delle armi chimiche allo spionaggio illegale dei cittadini, Bush e compagnia si sono dimostrati fallimentari per il nostro paese e per il mondo intero. Noi americani stiamo dicendo: "quel che è troppo è troppo". Ci siamo impegnati duramente quando ci siamo mostrati a Washington e in centinaia di altri luoghi per mostrare che un governo di assassini non ha il nostro consenso. Abbiamo pacificamente ma con forza rigettato la nozione che questa amministrazione abbia diritto di governarci, giacché ha tradito orribilmente il suo compito ed il suo sacro dovere di difendere la nostra Costituzione.
Questo è stato anche l'anno in cui abbiamo chiesto ai democratici in abiti repubblicani (Hillary Clinton, Joe Lieberman, Joe Biden, Diane Feinstein, e la lista potrebbe andare avanti) di rispondere del loro sostengo a ciò che Bush sta facendo in Iraq. Quando come democratici eleggiamo i nostri rappresentanti, ci aspettiamo che essi respingano e ripudino a voce alta le politiche corrotte ed omicide di questa amministrazione, non che le difendano. Ora ci sono dei Campi Casey davanti agli uffici di Hillary Clinton e di Chuck Schumer a Long Island ogni venerdì. C'è un Camp Casey di fronte all'ufficio di Kay Bailey a Dallas sin dall'agosto scorso: qui molti dimostranti sono stati arrestati per aver esercitato il loro diritto di parola. Dobbiamo far capire a questi guerrafondai, così come ai guerrafondai repubblicani, che quando diciamo "portateli a casa subito" intendiamo vederli mettersi al lavoro. Allestite un Camp Casey di fronte all'ufficio del vostro senatore o deputato, se essi sostengono Bush in questa guerra di aggressione.
"Gold Star Families for Peace" sta pianificando numerose azioni già per la prima parte del 2006. Io vi darò tutte le informazioni, di modo che possiate accordare i vostri piani ai nostri ed unirvi a noi se vi è possibile. Il 31 gennaio prossimo saremo di nuovo a Washington, in occasione del discorso sullo stato del paese che George Bush farà di fronte al congresso e all'opinione pubblica mondiale, ovvero quando mentirà dicendoci come stanno andando bene le cose in Iraq e qui a casa nostra. Le sue politiche sciagurate hanno rovinato l'Iraq e New Orleans e fatto del pianeta intero un luogo piu' pericoloso: pensate solo che gli attacchi terroristici si sono triplicati in tutto il mondo da quando lui ha deciso di "combatterli laggiu'". Inoltre, durante il discorso potrebbe gettare le basi per ulteriori inutili aggressioni contro la Siria e l'Iran. "Gold Star Families for Peace", i rappresentanti delle organizzazioni pacifiste e i rifugiati da New Orleans si raduneranno a Washington per farvi sapere il vero stato del paese.
Per l'amor di dio, non credete di dover fermare Bush? Recentemente, la stampa ha rivelato che George interagisce con solo quattro persone: sua moglie Laura, la Rice, Karen Hughes e la sua mamma. La sua mamma, la Regina delle Nevi che non vuole i propri graziosi occhietti disturbati dalla vista delle immagini dei feretri avvolti nelle bandiere, vive a Houston. Durante il "giorno del presidente" (la festività del 20 febbraio) noi protesteremo di fronte a casa sua, implorandola di rinunciare agli osceni profitti che la sua famiglia ed i suoi amici stanno traendo dall'occupazione, e pregandola di fare finalmente la cosa giusta e dire a suo figlio di smettere questa guerra al terrorismo dichiarata al mondo intero. George Bush e Dick Cheney hanno sconciato gli alti uffici di cui erano responsabili, e devono dimettersi. Il 20 febbraio, se non potete venire a Houston, organizzate la vostra propria protesta dove siete.
La fondazione per la pace "Camp Casey" terrà il suo primo festival il 4 aprile 2006. Il 4 aprile è il giorno in cui mio figlio Casey e Martin Luther King Jr. furono uccisi. Vogliamo che questo giorno divenga una ricorrenza per celebrare la pace. La fondazione conferirà anche un premio ad un giovane attivista per la pace ogni anno. Vogliamo in questo modo incoraggiare la risoluzione nonviolenta dei conflitti, ed i giovani sono coloro che muoiono nelle guerre dichiarate da chi ha i capelli grigi. Anche di questo vi darò in seguito maggiori dettagli.
Poi c'è Pasqua. L'11 aprile torneremo infatti a Crawford, e vi resteremo sino al 16. Pasqua è un periodo di rinnovamento e di speranza. Casey fu ucciso la domenica delle palme ed il suo corpo ci fu restituito il sabato santo. L'ultima Pasqua è stata terribile, per noi, e durante la prossima manifesteremo di fronte alla casa dell'uomo che è responsabile di tanto dolore. Ma saremo là con la rinnovata speranza che i polli-falchi del nostro governo saranno mandati al pascolo. Come Michael Moore, voglio essere una mosca sul muro il giorno in cui Bush e compagnia verranno portati fuori dalla Casa Bianca in manette. L'impeachment non è necessario, tra l'altro, per chi non è stato eletto: l'arresto è quel che ci vuole. Anche a Pasqua, se non potete venire a Crawford, allestite il vostro campo di protesta nelle vostre città.
Nel 2005, abbiamo imparato di avere il potere. Abbiamo imparato che non possiamo fidarci della propaganda mediatica o delle vuote promesse dei nostri leader. Abbiamo imparato che dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere. Abbiamo imparato che una sola persona è e fa la differenza. Non possiamo mollare nel 2006. Non possiamo tornare al male dell'apatia e della connivenza in cui i neocons sguazzano. Dobbiamo continuare a far pressione, a lavorare, a lottare. Dobbiamo sostenere le organizzazioni come Gold Star Families for Peace, Veterans for Peace, Code Pink e Iraq Veterans Against the War, o i gruppi per la pace che preferite, per poter continuare la nostra lotta verso una pace con giustizia. Dobbiamo sostenere i veri patrioti, come il parlamentare John Conyers che ha chiesto indagini sulle bugie che ci sono costate così tanto a livello umano. Il 2006 sarà un grande anno per la gente del nostro paese. Lo so. Non sarà facile, ma ce la faremo e la nostra lotta sarà davvero valsa la pena.
di Cindy Sheehan
Traduzione di Maria G. Di Rienzo