L'Ecuador deve ascoltare la voce della madre terra

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29 gennaio 2001 - Porto Alegre (Brasile)

di Unimondo

"La terra è la nostra madre. Dobbiamo lottare insieme per riforme agrarie che permettano che la madre possa prendersi cura dei suoi figli e favorire l'interrelazione fra tutte le creature viventi. Per ritornare ad una visione integrale dello sviluppo dobbiamo conservare la memoria e impegnarci nell'educazione". Suona forte e chiaro il messaggio al WSF del Movimiento de Unidad Plurinacional Pachakutik Nuevo Pais equadoregno. Il movimento denuncia la sordità dell'attuale presidente Gustavo Noboa ad ascoltare le richieste popolari per ottenere riforme e misure più eque che mettano fine alla crisi più grave mai attraversata dall'Equador nella sua storia.

L'unica risposta sono state ulteriori misure oppressive e la militarizzazione e paramilitarizzazione del paese con il decreto emanato il 28 dicembre scorso, a quasi un anno dalla dollarizzazione dell'economia, introdotta il 9 gennaio scorso. La protesta popolare del 21 gennaio 2000 aveva decretato la cacciata del governo neoliberale di Jamil Mahuad, ma ad un anno di distanza i prezzi sono quintuplicati (con l'inflazione al 92%) e l'economia che regge solo grazie all'aumento del prezzo del petrolio e alle rimesse per oltre 1200 milioni di dollari delle centinaia di migliaia di emigrati. I movimenti indigeni equadoregni denunciano l'asservimento del governo alle politiche del Fondo Monetario Internazionale: il 50% del bilancio dello stato è destinato a pagare gli interessi sul debito estero mentre 9 dei 12 milioni di abitanti vivono in condizioni di miseria.

Al WSF i rappresentanti di oltre quattro milioni di persone appartenenti alle 12 nazioni indigene si appellano all'opinione pubblica internazionale perchè si adoperi a favore dell'accoglimento delle proposte indigene da parte del governo equadoregno e danno appuntamento ai popoli indigeni e a quanti sostengono la loro causa il 17-21 aprile 2001 per l'Incontro dei popoli americani e al prossimo WSF dove si augurano di poter essere maggiormente protagonisti, non solo invitati come nel 2001 ad un campo parallelo.

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