L'Ass. Transfair diventa un Consorzio

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L'assemblea di TransFair Italia ha ratificato definitivamente il passaggio al Consorzio. La nuova compagine societaria raccoglie la maggior parte dei soci "storici" di TransFair (dalle Acli all'Arci, da Mani Tese a Save the children, da Unicef a Movimondo, dal Movimento consumatori all'Associazione Consumatori e utenti e tanti altri protagonisti del Terzo Settore italiano) e alcuni nomi nuovi come Banca popolare Etica, Icea (organismo di certificazione del biologico) e Coop Industria.

Un passaggio che potrebbe sembrare formale ma che consentirà all'unico marchio di certificazione del Commercio Equo e Solidale italiano di operare un salto di qualità, preparando il terreno per nuovi obiettivi, come ha riassunto nella sua relazione introduttiva Adriano Poletti, presidente di TransFair: "Continueremo a lavorare per diffondere sempre di più i prodotti del Commercio Equo e Solidale lì dove le persone fanno la spesa di tutti i giorni ma nello stesso tempo continuando l'opera di sensibilizzazione e di informazione. Ma il nuovo Consorzio ci consentirà di rinsaldare i rapporti con i soci e creare nuove sinergie, ad esempio con le organizzazioni che si occupano di cooperazione allo sviluppo che hanno la necessità di coniugare i loro progetti nei Paesi del Sud del mondo con il sistema di certificazione a garanzia dei consumatori".

E' quello che sta accadendo con l'Operazione Noccioline di Mani Tese che presto troverà nuovi canali nella grande distribuzione attraverso la certificazione Fair Trade ma che potrà accadere con tante altre iniziative. Un cambiamento che si rifletterà nella composizione del nuovo consiglio che prevede la presenza obbligatoria di un membro delle proveniente dalle Ong, un rappresentante delle organizzazioni di Commercio equo ed un licenziatario.

Il nuovo Statuto ha stabilito anche la costituzione di un Comitato Etico e di una Commissione Tecnica di certificazione, adeguando TransFair alle future norme europee in campo di certificazione. La nuova fisionomia è naturale conseguenza dello sviluppo che il marchio ha conosciuto negli ultimi anni, passando da un licenziatario nel 1995 ai 25 attuali e da una presenza limitata nella Grande distribuzione ai più di 4000 punti di vendita toccati nel 2002. Paolo Pastore, direttore di TransFair ha riassunto i risultati più recenti nel corso della mattinata, annunciando l'arrivo sul mercato di nuove banane equosolidali e biologiche, dell'ananas (per la prima volta in Italia dopo Inghilterra e Svizzera) e presto anche di riso e fagiolini. Solo nel primo semestre del 2003 le banane importate a condizioni equosolidali ammontano a 400 tonnellate e questo prodotto si avvia diventare il primo per volume di vendite.

Nel nuovo consiglio di amministrazione, nominato a conclusione dell'assemblea, sono stati rieletti alcuni membri del precedente direttivo (Adriano Poletti di Acli, Carlo Testini di Arci, Fabio Pogutz di Unicef, Antonio Chiappetta di Cies) insieme ad Emanuele Bottaro di Acu, Antonio Compagnoni di Icea e Marco Santori di Etimos. Il consiglio di amministrazione sarà chiamato ad eleggere a breve il nuovo presidente del Consorzio TransFair.

Fonte: TranFair

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