KNOW GLOBAL: Più sapere per tutti

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Non è ne giallo né nero, ma è loro del domani che più lo si consuma più cresce e fa crescere: è il sapere, strumento fondamentale nella lotta alla povertà nelle aree meno sviluppate del mondo e di crescita economica e di sviluppo per i paesi occidentali.

E' sul sapere che dovrebbe fondarsi una nuova tipologia di economia, l'economia della conoscenza, aperta a tutti, diffusa capillarmente a partire dalle nuove generazioni, in grado di colmare gli attuali livelli di disuguaglianza sociale e di rendere competitive la società esposte alla globalizzazione dei mercati. Un sapere che velocizzandosi, grazie alle nuove tecnologie e alla rivoluzione digitale, si moltiplica e può essere prodotto e diffuso ovunque. Un sapere che è anche garanzia di vera
democrazia e partecipazione e che, per questi aspetti, si pone come vero baluardo contro una globalizzazione liberalista che crea e aumenta le disuguaglianze e favorisce processi decisionali sempre più oligarchici.

Pietro Folena, parlamentare diessino, e Umberto Sulpasso, già docente allUCLA di Los Angeles e presidente dell'International multimedia university, si confrontano partendo da prospettive differenti ma accomunate da ciò che parrebbe un utopia, per un paese come l'Italia dove il governo di centrodestra ha scelto di tagliare i fondi per la ricerca e per l'istruzione, ma che è già realtà nel paese che ha fatto del sapere il volano del suo progresso, gli Stati Uniti, e in particolare la California, terra di Internet e tra poco di Internet2, dove lo stato pone per
l'istruzione circa metà del suo budget.

Anche in Italia potrebbe esserci questa possibilità, con forti investimenti pubblici nella città del sapere, in una digital credit card per tutti i diciottenni, per la formazione di aziende del sapere e, sopratutto, lo statuto dei diritti del sapere.

Fonte: Knowglobal

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