Italia: inizia il Ramadan, auguri e inviti al dialogo

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In occasione dell'inizio del mese del Ramadan, il Ministro dell'Interno, Giuliano Amato ha rivolto un messaggio augurale "alle donne e agli uomini di religione musulmana che vivono in Italia che, con il loro lavoro e la loro partecipazione alla vita del Paese, intendono contribuire al cammino della comunità nazionale unitamente alle altre espressioni della società".

"L'Italia riconosce e garantisce la libertà religiosa e considera positivamente il ruolo che le religioni possono svolgere per lo sviluppo della persona e per favorire la coesione sociale" - continua il messaggio del Ministro dell'Interno richiamando che "i principi di democrazia e di laicità che sono alla base della società italiana e delle sue istituzioni (...) sono il presupposto per il pluralismo culturale e religioso, nel rispetto dell'uguaglianza e della dignità umana; essi, al contempo, richiedono a tutti - cittadini o immigrati, individui o organizzazioni, privati o istituzioni - l'impegno al rispetto dell'ordinamento e dei valori che regolano la società italiana".

Il Ministro afferma inoltre di guardare "con partecipazione e solidarietà all'impegno che le donne musulmane stanno dimostrando per conseguire quei traguardi di uguaglianza e parità che il nostro ordinamento garantisce" sottolineando che "su queste basi l'integrazione farà ulteriori passi, nel segno dell'accoglienza, del dialogo e dell'inclusione, ma anche del rifiuto dei comportamenti che non osservino quei principi e quei valori". "In questa prospettiva guardiamo con rispetto a questo mese di digiuno, preghiera e riflessione, nell'auspicio che l'autentica spiritualità che nel Ramadan trova espressione confermi i sentimenti di pace e solidarietà e la volontà di dialogo e di coesione"- conclude il messaggio del Ministro dell'Interno.

Per l'inizio del Ramadan, il periodico "il dialogo" ha inviato un messaggio "a tutte le musulmane e a tutti i musulmani d'Italia" nel quale sottolinea che "abbiamo bisogno di guardare alle nostre differenze non come ad idoli da adorare ma come arricchimento reciproco verso una vita piena di amore, quell'amore che per cristiani e musulmani caratterizza l'essenza stessa di Dio".

"Il senso del nostro appello va proprio nella direzione delle cose concrete da realizzare: la pace, la giustizia, una vita degna di essere vissuta sono tutte cose che richiedono l'impegno concreto delle persone senza il quale vane sono le parole o i buoni propositi" - sottolinea il periodico lanciando l'appello per la sesta Giornata del dialogo CristianoIslamico del prossimo 5 ottobre promossa dal periodico irpino e da numerose realtà dell'associazionismo cattolico, evangelico e laico dal titolo "Costruire speranza e convivialità".

"Anche quest'anno abbiamo bisogno di negare ai violenti e ai propugnatori della guerra qualsiasi legittimità religiosa. Il Dio unico, nel quale insieme crediamo, è un Dio di pace, di amore, di misericordia, di giustizia" - continua la nota del periodico irpino. "Ed è con questo spirito che anche quest'anno vi auguriamo buon Ramadan karim: che il vostro "sforzo" possa dare anche a noi cristiani quegli stimoli necessari a superare tutte le difficoltà del momento e dare una speranza a questa nostra comune umanità". "Ci auguriamo che, come negli altri anni, le moschee e le chiese d'Italia possano essere luoghi aperti all'incontro fra credenti di fede diversa ed in particolare fra cristiani e musulmani, che non hanno alcun motivo per odiarsi ma che hanno anzi molti motivi per essere uniti contro chi strumentalizza le rispettive religioni per perpetuare il proprio potere oppressivo"- conclude la nota augurale de "il dialogo". [GB]

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