Italia: Amato, i CPT si moltiplicano

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Il Governo prepara un progetto di legge per aumentare il numero dei centri di permanenza temporanea per immigrati

Il Ministro degli Interni Giuliano Amato ritiene che il problema dei Centri di Permanenza Temporanea si possa risolvere con l'aumento del loro numero, infatti è stato annunciato che è in preparazione un progetto di legge per la costruzione di altri CPT sul territorio italiano oltre agli attuali 16 centri.
E' una presa di posizione gravissima, mentre proprio in questi giorni la situazione dell'immigrazione si riconferma drammatica: dalle rivolte nel CPT di Torino, ai corpi senza vita raccolti dalle reti dei pescatori italiani nel mediterraneo, all'incendio della baraccopoli di Siracusa.
Ci troviamo di fronte ad in arretramento anche rispetto alle promesse di "umanizzazione" dei CPT, per il Governo la prima azione da intraprendere è l'aumento della capacità di "reclusione" e di espulsione dei lavoratori immigrati, il resto è secondario.
Una politica di vera accoglienza deve necessariamente partire dalla regolarizzazione di chi è entrato nel nostro paese, fuggendo guerre, fame carestia, torture, eliminando tutte le norme che impediscono la libera circolazione degli immigrati nel nostro paese, riconoscendo loro diritti umani, sociali e politici.
La famigerata Bossi Fini ha creato un esercito di cittadini immigrati clandestini, tutti alla mercè del lavoro nero e di chi specula sulla loro condizione, sottoponendo anche i "regolari" ad una estrema precarietà dei propri diritti di cittadini e di lavoratori. Tutto il movimento degli immigrati e antirazzista del nostro paese, con grandi mobiltazioni, ha chiesto con forza l'abrogazione della Bossi-Fini e la chiusura definitiva dei CPT.

Emerge la necessità di rilanciare le iniziative di lotta per i diritti e le libertà degli immigrati ribadendo con chiarezza i punti dell'ultima grande manifestazione nazionale svoltasi a Roma il 3 dicembre scorso:

- per la chiusura definitiva dei Centri di Permanenza Temporanea e dei Centri di Identificazione
- per l'abrogazione della legge Bossi-Fini, senza che se torni alla precedente Turco-Napolitano e alla cultura che l'ha ispirata
- per la rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
- per una legge in materia di asilo politico che tuteli realmente i richiedenti asilo ed i rifugiati
- per la cittadinanza di residenza e il diritto al voto per tutti i migranti
- per il rilascio ed il rinnovo immediati di tutti i permessi di soggiorno, per la regolarizzazione permanente di tutti i migranti in Italia, per la libertà di circolazione
- per fermare tutte le espulsioni e gli accordi di riammissione
- per l'abrogazione di tutti i reati connessi alla clandestinità, per la non punibilità ovvero l'amnistia-indulto per i reati legati alle lotte sociali
- contro la guerra e per l'abrogazione della legge Pisanu

Roma 5 maggio 2006

RdB/CUB Immigrati

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