Iraq: rinnovo missione militare - il commento di 'Un ponte per'

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"Oggi il Parlamento ha perso un'altra occasione per dare voce alla volontà della maggioranza degli italiani che restano contrari alla presenza delle truppe in Iraq. Così come ha perso l'ennesima occasione per dare all'Italia un nuovo e positivo ruolo nella soluzione della crisi irachena, ormai avviata verso la guerra civile. Occorre capire che la presenza militare straniera è parte del problema e non la soluzione" -scrive l'Ong "Un ponte per..." in un comunicato fatto pervenire alla stampa. Oggi con 283 voti contrari favorevoli, 207 contrari e 3 astenuti la Camera dei Deputati ha approvato la conversione del decreto legge che proroga di altri sei mesi la missione italiana in Iraq denominata "Antica Babilonia". Al compatto voto a favore della maggioranza si è aggiunto quello dell'Udeur di Clemente Mastella, che ha giudicato un "errore politico" l'opposizione degli altri partiti del centrosinistra.

"Come diciamo da tempo - continua il comunicato della Ong- c'è bisogno di azioni economiche, politiche e diplomatiche a sostegno di un dialogo interno, indipendente, che scongiuri la guerra civile e isoli i gruppi terroristi di Al Qaida. Un percorso possibile, anche se difficile, ma che per avviarsi ha come condizione la fine dell'occupazione militare".

"Un ponte per..." ricorda inoltre che "con 40 milioni di euro al mese, spesi attualmente per mantenere un presidio militare sul petrolio dell'Eni, l'Italia potrebbe fare molto di più per la sicurezza e per migliorare le condizioni di vita degli abitanti di Nassiriya, se venissero impiegati in progetti di ricostruzione". [GB]

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