Intervista a Steve Stoer, direttore del Centro di ricerche ed interventi educativi dell`Universita` di Porto (Portogallo)

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Al professor Steve Stoer il F㳀rum Mondiale dell`Educazione há affidato il compito di aprire i lavori com una conferenza sull`educazione come diritto. Dal centro di ricerche educative che dirige all`Universita` di Porto, Stoer há prestato particolare attenzione in questi anni alle riforme del sistema educativo e al suo rapporto con il mondo del lavoro.

- Nei suoi scritti, uma delle questioni centrali e` la divaricazione fra mondo dell`istruzione e mondo del lavoro. Quando avviene tale divaricazione?

Va detto innanzitutto che mdo della scuola e mondo del lavoro non sono mai state in piena sintonia. Negli ultimi decenni si e`assistito, pero`, ad una vera e propria dissociazione fra scuola e lavoro. Personalmente colloco l`accentuazione di tale divergenza circa venticinque anni fa. E` con la crisi petrol㭀fera mondiale dei primi anni settanta e la ristrutturazione in gran parte del mondo dei meccanismi di produzione, il post-fordismo, che assistiamo alla diffusione del pensiero neoliberale e ad una progressiva dissociazione fra scuola e lavoro.

- Come evolvera` il rapporto fra mondo della scuola e mondo del lavoro?

E` un tema delicato che ci interroga sul modo in cui pensiamo alle due questioni fondamentali in quest`ambito. Abbiamo innanzitutto necessita` di approfondire la riflessione su come sta mutando il mercato del lavoro e quali influenze hanno questi cambiamenti sul mondo della scuola, una riflessione che evidentemente rimanda anche al ruolo dello Stato. Inoltre, bisogna domandarsi cosa possa fare la scuola di fronte a questi cambiamenti del mercato del lavoro. Io ritengo la scuola non possa lavarserne le mani, deve assumersi la responsabilita`di entrare nel merito delle possibili risposte a questi cambiamenti.

- Quali sono allora gli indicatori del cambiamento in atto nel mondo della scuola?

Nella scuola assistiamo a diversi interventi di tipo strutturale. Per esempio c`e` una generale tendenza alla ritrutturazione dei curricula, ad affrontare il tema della multiculturalita`, a ripensare i programmi per la formazione professionale. In modo trasversale rispetto a queste innovazioni vengono poi introdotti concetti nuovi, ibridi, rischiosi: autonomia, partner/sponsor, legame con il territorio, lavoro di rete. Sono elementi che esprimono il tentativo di ricostituire la relazione fra scuola e mercato del lavoro. Sono tentativi con aspetti sia positivi, nella ricerca di una relazione significativa fra scuola e giustizia sociale, sia negativi, quando si pensa al legame scuola-lavoro semplicemente in termini di subordinazione della scuola alle logiche del mercato.

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