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Intervista a Eliezer Pacheco, coordinatore generale del primo Forum Mondiale dell'Educazione
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Eliezer Pacheco e' stato segretario generale del sindacato scuola del Rio Grande do Sul (il Centro de Profesores, CPERS) ed e' oggi assessore all'educazione nel Comune di Porto Alegre e coordinatore generale del primo Forum Mondiale dell'Educazione. "Con 12000 iscritti siamo andati aldila' delle aspettative iniziali, un risultato tanto piu' importante se si tiene conto dell'assenza di sponsor e del silenzio dei media su questo evento", afferma soddisfatto. "In pochi hanno creduto a questa scommessa. La nuova giunta comunale si e' insediata a Porto Alegre solo a gennaio di quest'anno e lanciare una sfida come questo Forum in primavera per celebrarlo ad ottobre e' stato visto come un azzardo. Purtroppo la mancanza di sponsor há imposto quote di iscrizione abbastanza alte, ma in futuro gli sponsor dovrebber arrivare e anche le quote di partecipazione saranno accessibili a tutti".
- Quali sono gli elementi di continuita' e quali le differenze fra il Forum Mondiale dell'Educazione e il secondo Forum Sociale Mondiale che si terra' a Porto Alegre a partire dal 31 gennaio 2002?
Al Forum Sociale Mondiale contribuiamo con la stesura della "Carta del Forum", il documento cui e' dedicata la sessione finale del Forum (sabato 27 ottobre) e che nelle intenzioni degli organizzatori raccoglie i contributi dei relatori e dei partecipanti sui quattro assi di lavoro scelti: il diritto all'educazione, il rapporto con il mondo del lavoro e le tecnologie, com le culture e la capacita' di trasformazione e di utopia dell'educazione. A differenza del Forum Sociale Mondiale, e' evidente che il mondo dell'educazione há favorito le sinergie fra oganizzazioni non governative, enti locali e governo dello stato. Mentre le otto organizzazioni che hanno promosso il Forum Sociale Mondiale si sono mostrate abbastanza chiuse e diffidenti verso gli attori governativi, all'organizzazione del Forum Mondiale dell'Educazione partecipano attivamente lo Stato del Rio Grande do Sul, il Comune di Porto Alegre e circa ottanta organizzazioni. Nel nostro caso e' valso il principio che stato ed enti locali devono essere attivamente coinvolti nel mondo dell'educazione e che tutti gli organismi aderenti all'iniziativa entrino a far parte del comitato organizzatore, influenzando la definizione dei contenuti del Forum.
- Il Comune di Porto Alegre non e' nuovo ad iniziative internazionali in ambito educativo...
Partecipiamo alla rete internazionale delle Citta' educative e al dibattito sulla definizione del concetto di citta' educativa. Crediamo sia importante affermare una visione collettiva del lavoro educativo, capace di trasformare la societa', ma non a senso ùnico, dalla scuola alla citta'. Anzi, e' necessario lavorare ad un approccio educativo ampio, dentro e fuori la scuola, che incoraggi la parecipazione collettiva nella citta' e dia quindi alla citta' l'opportunita' di educare la scuola. L'idea centrale e' quella di formare cittadini e non consumatori. Questa prospettiva há bisogno del contributo di tutti gli attori, compresi gli organismi non governativi.
- Qual'e' il ruolo del bilancio partecipativo in questa prospettiva?
Pur senza essere uma bacchetta magica, quella del bilancio partecipativo e' un'esperienza molto significativa nei tredici anni di governo di sinistra della citta', tanto significativa da essere stata adottata praticamente da tutti i Comuni dello Stato del Rio Grande Do Sul. Oggi assistiamo in alcuni settori ad un discorso anti-statale, ma credo che proprio il bilancio partecipativo sai uno degli strumenti che mettano in luce come il modello dello stato borghese non sai l'ùnico possibile e che l stato rimanga um attore fondamentale in um cammino di giustizia. Va chiarito che il bilancio comunale a Porto Alegre destina per legge gia' un terzo delle risorse all'educazione (e un decimo alla sanita'), indipendentemente dalle richieste del bilancio partecipativo.
- In che modo il bilancio partecipativo riguarda dunque il mondo dell'educazione e della scuola?
La scuola deve coinvolgere alla sua gestione tutti gli attori. A livello di ciascun istituto le scelte sulla destinazione delle risorse sono competenza diretta del Consiglio della Scuola, un organo tripartito con rappresentanti del personale scolastico, genitori e alunni. Questa dinamica há una funzione pedagogica, elemento che caratterizza anche il bilancio partecipativo. Il Comune di Porto Alegre e' stato diviso in sedici circoscrizioni di riferimento per facilitare la partecipazione dal basso alla discussione del bilancio comunale e alle scelte in merito ad alcune voci di bilancio secondo esigenze e priorita' locali. Oltre a questo meccanismo, che permette alla popolazione di individuare quali progetti e strutture vadano finanziate, il settore educazione prevede che le diverse circoscrizioni possano disporre direttamente di parte del bilancio comunale, quest'anno 500.000 reales, quasi mezzo miliardo di lire. La somma totale viene divisa fra le circoscrizioni in base al numero di alunni. Le circoscrizioni, raggruppate a due a due, invitano quindi le scuole a presentare progetti, spesso in ambito culturale, dalla costruzione di spazi all'organizzazione di eventi. In ogni circoscrizione e' di nuovo il personale scolastico, i genitori e gli alunni ad essere chiamati a discutere e votare per scegliere i tre progetti da finanziare annualmente.
- Quali sono le priorita' del Comune di Porto Alegre nell'organizzare il Forum Mondiale dell'Educazione?
Crediamo che queste esperienze positive in ambito educativo debbano trovare spazi di riflessione e confronto e dar vita ad un movimento plurale di opposizione alle politiche neoliberiste. Il grande problema dei paesi del Sud del mondo sono i pesanti condizionamenti esercitati dagli organismi internazionali. Pressati dalle necessita' finanziarie, spesso messi con le spalle al muro dalla spirale del debito, i governi accettano il mercato come principio anche in ambito educativo. Certo, il mercato e' un riferimento da tener presente, ma non puo' diventare un principio o il criterio guida per orientare le scelte educative. Basta guardare al mondo dell'universita', sempre piu' impegnato a rincorrere l'ultimo ambito di crescita occupazionale con risultati a volte sconcertanti. Qui a Porto Alegre, dove la compagnia aerea nazionale Varig há radici importanti, si e' voluto convincere l'universita' ad investire in un corso in scienze aeronautiche: sara' difficile rispondere oggi con posti di lavoro al boom di iscrizioni di qualche anno fa.
Fonte: www.unimondo.org