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Ingiusta detenzione, quei risarcimenti che non basteranno mai
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Foto: Unsplash.com
Ogni anno centinaia di persone chiedono allo Stato di essere indennizzate perché incarcerate ingiustamente, prosciolte al termine delle indagini preliminari o assolte nei processi.
Ingiusta detenzione: risarcimento al giorno e risarcimento massimo
Non tutte ottengono i risarcimenti massimi previsti, con un tetto fissato a 516.456,89 euro per i casi più pesanti, 1.286 euro al giorno. Spesso gli importi riconosciuti dalla magistratura sono inferiori a quelli richiesti da donne e uomini incolpevoli privati della libertà.
A molti di loro il rimborso viene negato. In svariati casi i procedimenti si trascinano a lungo e con decisioni altalenanti.
Non era un omicida, andrebbe risarcito?
Per esempio. Stefano Binda è stato assolto in via definitiva dall’accusa di aver ucciso l’ex compagna di liceo Lidia Macchi, trovata senza vita il 7 gennaio 1987 in una zona boschiva vicino alla ferrovia di Cittiglio, nel Varesotto. L’omicidio è rimasto irrisolto.
Nel settembre 2024 l’uomo ha ottenuto sulla carta il riconoscimento di un indennizzo di circa 212 mila euro, cifra tagliata di quasi un terzo rispetto a quella stabilita in prima battuta e relativa a tre anni e mezzo in cella, per la precisione 1.286 giorni.
L’avvocatura di Stato ha impugnato il pronunciamento a lui favorevole e ha presentato ricorso in Cassazione. «Con i suoi silenzi – è la tesi – avrebbe contribuito all’errore sulla sua carcerazione».
Calcolo del risarcimento per ingiusta detenzione e indagati eccellenti
Jonella Ligresti, figlia del potente immobiliarista Salvatore Ligresti, sempre nel settembre 2024 si è vista riconoscere 48.539,63 euro per 126 giorni di cella e otto mesi ai domiciliari, a fronte dei 97.079,23 calcolati dai legali. Indagata per false comunicazioni sociali e aggiotaggio, era uscita pulita dalla vicenda.
Il carcere è stato ritenuto ingiusto anche per Ezio Stati, già assessore regionale in Abruzzo e tesoriere locale della Dc. Passò 15 giorni dietro le sbarre, arrestato per presunti reati connessi alla ricostruzione post terremoto 2009. Assolto con formula piena, dopo 14 anni, dovrebbe portare a casa 5.341 euro...