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Impossibile il diritto di veto nel Trattato costituzionale
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In un appello alla Conferenza intergovernativa che sarà inaugurata il 4 ottobre, il Movimento Federalista ribadisce che è impossibile che l'Europa affronti le sfide della disoccupazione, dello sviluppo sostenibile e della costruzione di un mondo più giusto e pacifico senza un governo democratico ed efficace.
Nella consapevolezza che il mantenimento del diritto di veto, in un'Europa a 25, provocherà la paralisi decisionale, la grande maggioranza dei membri della Convenzione europea si è espressa per la sua abolizione nella Costituzione europea. Ciò nonostante, l'accanita resistenza di alcuni governi nazionali ha imposto la conservazione del voto all'unanimità sulle questioni decisive della fiscalità europea, della politica estera, della
sicurezza e della revisione costituzionale.
La conseguenza più grave di questa decisione è che l'Europa continua a rimanere priva di un governo democratico ed efficace. Secondo la Costituzione europea, l'unico organo esecutivo legittimato dalla volontà dei cittadini e del Parlamento europeo sarà la Commissione europea (Art. I-26).
Ma la sua azione di governo sarà costantemente frenata dal veto di qualche paese, anche nel caso in cui la stragrande maggioranza dei cittadini e dei paesi dell'Unione sia favorevole alla realizzazione di una certa politica.
Il veto nella Costituzione europea deve essere abolito. E' la vera causa del deficit democratico dell'Unione e della sua incapacità di prendere decisioni tempestive. L'Europa non potrà parlare al mondo con una sola voce sino a che prevarrà l'interesse di un singolo governo nazionale sull'interesse europeo.
Il Parlamento europeo, la Commissione e i governi più consapevoli devono sostenere l'Europa democratica e dei cittadini.
Vi è una sola decisione che la Conferenza intergovernativa deve prendere per migliorare la Costituzione europea: abolire il diritto di veto.