Immigrazione: scoperti altri sfruttamenti nel foggiano

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Ancora lavoratori costretti a lavorare nove ore al giorno, con una paga di appena 3 euro l'ora e alloggiati in un casolare abbandonato: li hanno scoperti i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Foggia e agenti di polizia in collaborazione con funzionari dell' ispettorato del lavoro al termine di controlli fatti nelle campagne della Capitanata. I controlli, che sono stati intensificati negli ultimi giorni, sono finalizzati a contrastare il fenomeno del lavoro nero e lo sfruttamento degli immigrati clandestini - segnala Migra, Osservatorio per le discriminazioni degli immigrati sul lavoro di Trento.

Secondo quanto riportato dalle agenzie, in un'azienda agricola di Orta Nova i carabinieri hanno trovato sei lavoratori - tre uomini italiani e tre donne romene - intenti alla raccolta del pomodoro. Alla vista dei militari i lavoratori, assunti in modo irregolare, hanno tentato la fuga ma sono stati bloccati poco dopo. Ai militari hanno raccontato di aver cominciato a lavorare quattro giorni fa e di percepire 3 euro per ogni ora di lavoro. A causa delle condizioni igieniche disastrose del casolare, i militari hanno chiesto l'intervento degli operatori sanitari della Ausl. Il proprietario dell'azienda agricola è stato denunciato a piede libero con l'accusa di favoreggiamento della permanenza clandestina di extracomunitari. Nel corso dei controlli in dieci aziende agricole nelle campagne di Lucera, San Severo e Cerignola, inoltre, agenti di polizia hanno denunciato quattro imprenditori agricoli e un 'caporale'. Gli agenti hanno anche notificato 28 provvedimenti di espulsione ad altrettanti immigrati clandestini, di varie nazionalità, controllati sia nelle campagne sia a Foggia.

Nelle scorse settimane l'inchiesta del giornalista Fabrizio Gatti de "L'Espresso" aveva denunciato lo sfruttamento del lavoro immigrato nel foggiano e come "dietro il triangolo degli schiavi ci sono gli imprenditori dell'agricoltura foggiana e molte industrie alimentari". "Piccole o grandi aziende non fanno differenza. Quando devono assumere personale stagionale per la raccolta nei campi, quasi tutte scelgono la scorciatoia del caporalato. Il compenso per gli stranieri varia da 2,50 a 3 euro l'ora (ai quali però vanno tolti tutti i 'servizi' per il caporale). Anche per questo gli italiani sono scomparsi da questo tipo di lavoro". Solo una piccola minoranza degli agricoltori interpellati da 'L'Espresso' dice di pagare i braccianti da 4 a 4,50 euro l'ora. [GB]

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