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Immigrazione: provvedimenti oltre lo stato di diritto
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Le ultime settimane hanno visto diverse notizie sul tema dell'immigrazione. Innanzitutto il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge sulle " Misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale e per straordinarie esigenze di pubblica sicurezza" e lo schema di decreto legislativo relativo alle espulsioni dei cittadini comunitari.
Fulvio Vassallo Paleologo, dell'Università di Palermo, in una dettagliata analisi per 'Melting pot' afferma che "i provvedimenti adottati dal Consiglio dei ministri confondono pericolosamente la lotta all'immigrazione clandestina con il contrasto del terrorismo, costituendo le premesse per espulsioni assolutamente discrezionali". I due provvedimenti - nota Paleologo - "per i contenuti ed il metodo che è stato seguito, pregiudicano la possibilità di affrontare le questioni della sicurezza e dell'immigrazione nell'alveo delle previsioni costituzionali e dei principi consolidati affermati dal diritto comunitario e dal diritto internazionale". "Toccherà adesso alla magistratura ordinaria rilevare le gravi ragioni di incostituzionalità dei provvedimenti adottati dal governo, peggiorativi in alcuni aspetti persino della legge Bossi-Fini che la stessa Corte costituzionale aveva censurato proprio in materia di espulsioni" - aggiunge Paleologo.
Le condizioni dei migranti sono al centro anche del comunicato stampa dell'ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione). Il comunicato fa riferimento all'intesa tra Italia e Libia, annunciato dal Ministero dell'Interno con una circolare di due giorni prima. L'associazione afferma che "La condizione dei migranti irregolari, arrestati o detenuti in Libia, denunciata da diverse agenzie umanitarie, e testimoniata da coloro che, giunti in Italia, hanno avuto accesso alla procedura di asilo, rimane ben lontana dall'effettivo rispetto dei diritti fondamentali della persona". "I futuri tentativi di respingimento in mare, attuato con il pattugliamento congiunto italo libico delle acque prospicienti quel paese, potranno essere causa di ulteriori tragedie, aumentando il numero già impressionante delle vittime. "Non ci si può limitare - prosegue l'ASGI a intese operative a livello di forze di polizia o di rappresentanze diplomatiche perché così ci si sottrae alla verifica parlamentare e non si garantisce l'applicazione della Convenzione di Ginevra sui rifugiati e sul diritto d'asilo (sul quale l'Italia continua colpevolmente a non avere una legge disciplinante), sia per le condizioni materiali che per la mancata ratifica da parte della Libia. Alla luce di tutto ciò l'ASGI chiede al Governo di rendere noto il testo dell'accordo e di inviarlo in Parlamento, così come prevede l'articolo 80 della Costituzione Italiana.
Per quanto riguarda i Centri di permanenza temporanea MeltingPot analizza la notizia dell'assoluzione dei poliziotti accusati dei pestaggi all'interno del Cpt di Via Mattei a Bologna nella notte tra il 2 e il 3 marzo 2003. Nel pomeriggio del 2 alcuni migranti avevano protestato per il brutale pestaggio di due detenuti che avevano tentato l'evasione. Dopo aver atteso il ritorno ad una situazione di calma gli agenti realizzarono un raid punitivo, raggiungendo anche le celle, contro tutti i detenuti nel Cpt. Secondo il racconto di Said Imich, il principale testimone del processo, gli agenti erano arrivati anche a lanciare lacrimogeni. La sentenza di primo grado ha accolto la ricostruzione dell'accusa, accertando che i fatti sono andati come raccontato dai migranti. Quindi i pestaggi e le brutalità sono avvenute. Ma, nonostante questo, ha assolto gli agenti per "causa di giustificazione". Ovvero gli agenti avrebbero agito nell'ambito dei propri poteri. L'avvocato Sabattini, che ha rappresentato nel processo i migranti, ha definito la sentenza "una forma di impunità spaventosa verso interventi pacificamente al di fuori dell'ordine pubblico".
E Melting Pot riporta infine la notizia di due avvistamenti di migranti vaganti in autostrada: secondo il portale nella notte tra Natale e Santo Stefano undici migranti kurdi sono stati avvistati sul raccordo Terni-Orte. Molto probabilmente sono stati scaricati in una stazione di servizio da camion su cui vengono imbarcati in Grecia in direzione dell'Italia, passando per il porto di Ancona. Alcuni giorni prima, in analoga situazione erano stati avvistati 60 migranti. Dalle notizie raccolte 7 degli undici migranti della notte di Natale sono stati trattenuti nel Cpt di Via Mattei a Bologna. [ADF/GB]